Sicilia, Festa della Repubblica: il FAI apre le porte del Giardino della Kolymbethra

AGRIGENTO. Il Fondo Ambiente italiano, FAI, apre a libero volontario i suoi beni per celebrare la Festa della Repubblica. Tra questi in Sicilia c'è il Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento. Un segnale verso il ritorno alla normalità all'insegna comunque della prudenza dopo i mesi di chiusura dovuta al lockdown. Una giornata speciale nei luoghi meravigliosi di cui si prende cura in tutta Italia, rappresentativi del nostro inestimabile patrimonio storico, artistico e paesaggistico in cui la Nazione intera si riconosce e si ritrova. Le visite saranno solo su prenotazione dal sito www.ibenidelfai.it. Nel comunicato del FAI un augurio di fiducia e speranza per gli italiani ricordando le parole dell'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. “Dobbiamo avere fiducia nel nostro futuro” – disse il 2 giugno del 2001 Ciampi, annunciando il ripristino della Festa per commemorare la prima votazione a suffragio universale avvenuta subito dopo la Seconda guerra mondiale quando, nel 1946, gli italiani furono chiamati alle urne a scegliere la propria forma di governo tra monarchia e repubblica. Nacque allora la Repubblica Italiana. Si chiudeva così uno dei capitoli più drammatici del Novecento, e gli italiani guardavano finalmente con fiducia e speranza alla rinascita del Paese. Oggi come allora, dopo la pandemia che ci ha dolorosamente colpiti, gli Italiani possono e devono tornare a guardare avanti tutti insieme, riscoprendo quello spirito identitario che caratterizza una nazione. Una volta di più torniamo a riconoscere nel 2 giugno “una data unificante, un giorno a sigillo di una comunità nazionale”, come si augurava il presidente Ciampi. A partire dal 2 giugno, inoltre, medici, infermieri e personale sanitario che visiteranno i Beni o parteciperanno agli eventi nazionali organizzati dalla Fondazione potranno ricevere in omaggio la tessera di annuale al FAI, presentando in loco i documenti attestanti la propria professione. Un gesto concreto e tangibile con cui la Fondazione intende mostrare la sua gratitudine nei confronti di chi ha operato in prima linea per la salvezza di tutti noi durante l'emergenza sanitaria, con lo stesso valore di chi in passato ha combattuto per la difesa del Paese. Infine, per sottolineare e ribadire con forza anche in questa occasione quanto il voto sia in primis un dovere civico ma anche una straordinaria opportunità per determinare il nostro futuro, il FAI, attraverso le parole del suo presidente Andrea Carandini, invita tutti a partecipare al censimento de I Luoghi del Cuore. “Il 2 giugno celebriamo il primo suffragio universale di Italiane e Italiani e la rinascita dell'Italia in forma di Repubblica – dichiara Carandini. Nella ricorrenza di quest'anno il FAI ripropone alla società civile un suffragio universale spontaneo che consente ai cittadini di votare per i propri luoghi del cuore. Questi luoghi rappresentano il volto della Patria che oggi prediligiamo e che intendiamo risanare e redimere. Così dopo aver protetto nei mesi trascorsi noi stessi, tutti chiusi in casa, possiamo proteggere la madre terra e i suoi paesaggi i cui fulcri sono i monumenti della natura, della storia e dell'arte. È il passato da vedere e in cui vivere – insieme a quello da leggere e da ascoltare –  che conferisce alla vita durata, significato e bellezza, preparando così le persone a progettare un futuro che sia almeno degno delle passate civiltà e possibilmente migliore”. Lanciata il 6 maggio 2020, la X edizione de I Luoghi del Cuore ha già superato i 270.000 voti e a partire dal 2 giugno si potrà votare anche nei Beni del FAI oltre che online. Quale migliore occasione della Festa della Repubblica, quindi, per ricordare che un voto può fare la differenza, contribuendo a una grande e virtuosa azione collettiva. Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il FAI si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza sociale. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d'obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso. Il giorno precedente la visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare materiali di supporto e di approfondimento a cura dell'Ufficio Affari Culturali FAI. Gli stessi materiali, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo, saranno accessibili in loco su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria. L'accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi FAI i clienti dovranno indossare, oltre alla mascherina, anche i guanti. Si invita inoltre a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori. L'accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°. Tutte le postazioni di lavoro e le aree comuni saranno sottoposte a igienizzazione costante e proporzionata all'utilizzo. Sarà garantito un adeguato ricambio di aria nei locali tramite ventilazione naturale o, nelle poche stanze che non godono di climatizzazione naturale, grazie a impianti regolarmente sanificati.