Cronaca. Clamoroso a Barcellona PG, pignorato il Teatro Mandanici

boccaccio BarcellonaTegola improvvisa sul Teatro Mandanici. Su istanza del legale Eugenio Antonino Benvegna e della Società Agricola Ararat srl, l'ufficiale giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto – così come da nota inviata dal legale agli organi di stampa – “ha pignorato in data 19.03.2019 il Teatro di proprietà del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
L'ente è debitore della Società Agricola Ararat della somma di €.11.500,00 circa per spese e compensi legali al cui pagamento è stato condannato dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto con la sentenza n.929 del 09.10.2018.
La questione  ha avuto inizio nell'aprile dell'anno 2013 quando la società, che aveva urgente necessità di recintare i propri terreni, chiese al Comune l'assegnazione della linea di confine degli stessi con la Strada Comunale Limina della Frazione di Cannistrà.
L'ufficio tecnico comunale si rifiutò di provvedere e la società si vide costretta a rivolgersi alla autorità giudiziaria chiedendo il regolamento del confine che gli era stato negato senza giusto motivo, visto che sia i tecnici della società, e sia il Perito del Tribunale, lo hanno identificato senza alcuna delle difficoltà rappresentate dall'Ente.
Il più ampio contenzioso tra la Società Agricola Ararat srl ed il Comune, incardinato già ai tempi della amministrazione di Candeloro Nania, e ancora oggi pendente, ruota tutto intorno al rifiuto del Comune di effettuare lavori di manutenzione e ripristino della originaria transitabilità della Strada Comunale Limina, indispensabile perchè la società possa realizzare i suoi progetti imprenditoriali, ormai bloccati da anni.
Più di una sono le cause di risarcimento danni, per centinaia di migliaia di euro, ancora pendenti, sin qui costate all'Ente oltre 20.000,00 euro, al solo titolo di impegni spesa, per la sua difesa, come risulta dalle relative delibere di incarico.
In passato della vici è stata informata anche la Procura presso la Corte dei Conti di Palermo, la quale ha aperto un fascicolo e presso la quale verrà depositata questa prima sentenza.
Della questione il 28 del 2013 si occupò l'allora consigliere Comunale  Massimo Alosi con una interrogazione alla quale l'amministrazione del tempo non diede mai alcuna risposta.
Il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto , in data 09.10.2018, ha dunque sentenziato la confinazione e condannato il Comune al pagamento delle spese di giustizia che l'Ente non ha onorato nei termini di legge.
La sentenza verrà comunque appellata dalla società per la parte in cui il Tribunale ha rigettato la domanda risarcitoria di oltre 250.000,00 euro per i danni connessi alla impossibilità di realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili in essi compresi la perdita di un finanziamento di €.36.678,26 al quale la società era stata ammessa nel contesto degli aiuti previsti dal PSR 2017 – 2013, e i mancati redditi di quasi 9.000 euro l'anno per circa venti anni.
Da qui il pignoramento, preceduto da iscrizione ipotecaria alla quale si sono sommate quelle in favore di altri creditori sempre ad istanza dello stesso avvocato Benvegna, anche lui creditore in proprio per spese e compensi legali relativi ad altro giudizio di risarcimento per danni alluvionali in cui il Comune è rimasto soccombente.
Ora si è in attesa che il Tribunale di Barcellona, nella persone del Giudice della esecuzione immobiliare designato, nomini il custode ed il perito per la stima del bene che forse potrebbe essere venduto all'asta”.

Riceviamo e pubblichiamo, DIRITTO DI REPLICA, il comunicato del comune in merito alla questione del “Pignoramento” del Teatro Mandanici.

“Desta profondo stupore e perplessità che un organo di stampa, pur di suscitare clamore e richiamare l'attenzione dei lettori, pubblichi notizie soli parzialmente esatte, omettendo dati di imprescindibile rilevanza. Curioso è, infatti, che si scriva che è stato sottoposto a pignoramento il Teatro Placido Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, senza tuttavia previamente accertarsi neppure se il suddetto pignoramento sia stato iscritto a ruolo, (e quindi ad esso sia stato dato corso), e soprattutto sottacendo il fatto che è stato apposito incarico ad un legale di fiducia dell'Ente al fine di opporsi al suddetto procedimento esecutivo, facendo in primis far valere l'improcedibilità dell'azione, atteso che, in regime di riequilibrio economico finanziario, sono bloccate o “congelate” tutte le azioni esecutive nei riguardi dell'Ente comunale. Tanto clamore per nulla, dunque. Nell'intera vicenda c'è solo il fatto che un avvocato per un esiguo credito per spese legali pari a circa 4.500,00 Euro, decida di sottoporre a vincolo un bene di valore sproporzionatamente maggiore. Ma di questo aspetto (così come di eventuali danni all'immagine cagionati all'ente per i quali ci si riserverà di agire) si occuperà un giudice nella sede a ciò deputata. Di certo questo comune si opporrà e difenderà strenuamente in tutte le sedi opportune rispetto a questa discutibile azione esecutiva, avente ad oggetto un bene di enorme pregio ed indiscusso valore prima ancora che economico, soprattutto simbolico per la nostra città”.

 

Il pignoramento, solo per ulteriore completezza di informazione, è stato regolarmente iscritto al ruolo, ed il giudice è la Dottoressa Smedile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *