Cronaca. Barcellona PG, Immacolato Bonina rinviato a giudizio per estorsione verso i dipendenti
MESSINA. Rinviato a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare Fabio Gugliotta con l'accusa di estorsione e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato l'imprenditore di Barcellona Pozzo di Gotto Immacolato Bonina. La prima udienza del processo è stata fissata per il 14 gennaio 2019. Ammessi come parte civile i 19 lavoratori della sua catena di supermercati (sugli oltre 80 complessivi) che lo hanno richiesto. Secondo l'accusa, Bonina obbligava i dipendenti a sottoscrivere contratti di solidarietà a 28 ore settimanali e quindi con un salario ridotto, quando in realtà le prestazioni erano di 40 ore settimanali. Secondo la Guardia di Finanza di Barcellona Pozzo di Gotto l'imprenditore è riuscito a non pagare ai propri dipendenti stipendi per più di un milione 200.000 euro. Chi si opponeva rischiava il licenziamento. Grazie a questo escamotage, Bonina era riuscito a incassare anche un contributo di 30.000 euro dall'INPS.