MiStateTuttiSulTacco. #Sanremo2018: la prima serata tra sorprese e ormoni in subbuglio
SANREMO. Alla sigla volevo già cambiare canale, ma che fine ha fatto il grande inno di Sanremo parappappapapara parappapappapara. Brutta, seriamente brutta, la sigla scelta dal Baglioni nazionale che fa popòpopoppoppò poteva esser perdonata solo con un super grande maestoso Fiorello. Oltre alla sigla nuova sanremese (che sicuramente non è una sua scelta) a lui possiamo perdonare anche il colore dei capelli che ricorda il classico brufolo delle feste delle adolescenti. Perché, a voi non capitava? A me sì, quando a 13-14 anni dovevo andare a una festa arrivava puntuale il brufoletto. Alla stessa maniera l'hair stylist di Fiorello (che tra l'altro io credo di conoscere, perché questo mese ha combinato danni sulle teste di molti da nord a sud) ha sbagliato e un Fiore grigio-verde ci ha regalato!
E niente, quindi andiamo avanti. Arriva il direttore e conduttore Claudio con il suo botox, a seguire Favino e le sue orecchie, e va beh, dai, #ognunujaviisoi. A proposito di #ognunujaviisoi, sul palco dell'Ariston parte e impazza all'improvviso risvegliandosi l'ormone della Vanoni alla vista del Favino, che saluta con uno stuzzicante “mah ciaoooo”. Però la grande domanda per questa prima serata della kermesse canora la giro a voi tutti: ma tra il naso peloso di Ron, il papillon di Vessicchio e il botox di ClaudioilDirettore chi vince per intraprendenza? Per questa sera è tutto. Per parlare di musica e di sua maestà la Signora Trussardi ci aggiorniamo a domani.