Cronaca. Armi ed esplosivo in casa, 19enne di Milazzo sconterà la pena in comunità
MESSINA. Sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari in una comunità a Barcellona Pozzo di Gotto. E' quanto disposto dai giudici Tribunale del Riesame, presidente Francesco Genovese, per il 19enne milazzese Antonio Munafò, arrestato il mese scorso per detenzione di arsenale abusivo in casa. Il giovane, così come richiesto dal proprio legale di fiducia, l'avvocato Francesca Giuffrè, potrà lasciare immediatamente il carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto e la custodia cautelare potrà effettuarla in comunità. Nella casa di Munafò, lo ricordiamo, i poliziotti trovarono 130 chili di sostanza esplosiva mista a reagenti corrosivi, micce, artifici pirotecnici e razzi confezionati in modo alquanto approssimativo e con una elevata capacità distruttiva. Gli ordigni individuati erano tutti di fattura artigianale e di grosse dimensioni, tra cui uno di sei chili. Sempre in casa, il giovane custodiva anche due fucili, uno a pompa e uno semiautomatico, una pistola non denunciata, due carabine di cui una ad aria compressa, un macete, un'ascia, svariati coltelli e persino due balestre. I poliziotti trovarono inoltre la somma di 29.610 euro, oltre a due cellulari, diverse ricevute di corrieri e ditte di produzione di materiale pirotecnico e un computer.