#Milazzo. Boccaccio 2016: il prete, la dipendente comunale e le prostitute in affitto
L'ennesimo scandalo che travolge la Curia di Messina. Questa volta si tratta di un prete 82enne, don D. S., benestante e proprietario di diversi appartamenti, due dei quali affittati a delle prostitute.
La palazzina a luci rosse è in via Spiaggia di Ponente 6. Qui, al secondo piano, due case comunicanti di proprietà del sacerdote erano state affittate ufficialmente a 1500 euro per un periodo di oltre un anno, anche se in realtà gli inquirenti ritengono difficile che il canone fosse così basso e sospettano pagamenti in nero.
Stesse accuse per una dipendente comunale di 65 anni, R. F., proprietaria di un appartamento al terzo piano nello stesso immobile, nel quale peraltro, pare che al quarto piano abiti anche don D. Sia il prete che la dipendente comunale sono stati denunciati.
Le prostitute, tutte sudamericane e con tariffe che oscillavano tra i 50 e i 70 euro a prestazione. Denunciata anche una donna brasiliana, la 35enne P.M.D.P, residente a Catania e difesa dal'avvocato Diego Lanza, che pare coordinasse il movimento tra le case e alla quale era stato intesto il contratto d'affitto delle case di proprietà del sacerdote, che sarebbe scaduto a luglio 2016.
Il via vai di uomini a tutte le ore non è passato inosservato ai vicini, che alla fine hanno denunciato ogni cosa alla Polizia. Un sopralluogo effettuato a sorpresa nel febbraio scorso, con 5 ragazze sorprese in attività, ha confermato ogni cosa.
Respinta dal GIP Salvatore Pugliese la richiesta del sostituto procuratore Federica Paiola di acquisire le testimonianze delle 5 prostitute per utilizzarle poi durante il processo.