#Messina. Le telecamere inchiodano il presunto omicida di De Francesco: ecco chi è

Giuseppe De Francesco
Giuseppe De Francesco

A incastrarlo sono state le telecamere. Il presunto assassino di Giuseppe De Francesco, pregiudicato 20enne ucciso il 9 aprile a Camaro San Paolo, è Adelfio Perticari, 46 anni, gestore del bar Orientale, nel quale lavora anche il figlio.

E proprio una lite tra quest'ultimo e la vittima per una saracinesca non abbassata durante il funerale di un altro ragazzo alcuni mesi fa, sarebbe la causa della morte del 20enne, figlio della compagna di Giovanni Tortorella, legato a gruppi criminali della zona sud e arrestato pochi giorni prima.

Ad aggravare la posizione di Perticari, vicino al clan Ventura e del quale si sono perse le tracce dal momento dell'omicidio, sia la premeditazione (le videocamere lo riprendono con una pistola in tasca) che la decisione di vendicare lo sgarbo fatto al figlio da De Francesco.

Gli inquirenti descrivono la vittima come una persona violenta, probabilmente responsabile nel febbraio scorso anche dell'incendio doloso a un tabacchino nel quale lavora un parente di Perticari.

A sconcertare è il velo di omertà che avvolge Camaro. L'omicidio di De Francesco è avvenuto poco dopo le 10.30 di un sabato mattina, le telecamere indicano chiaramente la presenza di parecchie persone, eppure nessuno ha visto o sentito nulla.

In un clima da non vedo, non sento, non parlo ben diverso da quello di sabato scorso, quando oltre un centinaio di coetanei del pregiudicato ha sfidato le disposizioni del questore Giuseppe Cucchiara (che aveva vietato un funerale pubblico) organizzando una messa e un corteo, rivendicando nei fatti l'assoluta indifferenza nei confronti di regole e leggi.

Intanto da ieri il 39enne Giovanni D'Arrigo e il 23enne Rosario Maccari sono agli arresti con l'accusa di favoreggiamento

 

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *