#Messina. Regolamento DE.CO., nota dell’assessore Panarello
L'assessore all'Agricoltura, Artigianato e Commercio Patrizia Panarello, a seguito dell'approvazione di ieri, mercoledì 9 marzo, del regolamento che istituisce il marchio DE.CO., ha voluto ringraziare il Consiglio comunale che: “mostrando sensibilità e interesse per questa iniziativa, ha partecipato attivamente al miglioramento del Regolamento stesso e lo ha approvato all'unanimità”. L'assessora ha inoltre evidenziato che: “De.CO. è un marchio di Denominazione Comunale per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici, tradizionali, dell'artigianato e culturali legati al territorio messinese come ad esempio la focaccia, la granita mezza con panna, la festa u pagghiaru, ecc…
Tale marchio, che si ispira alla scuola di Gino Veronelli, rappresenta uno strumento di promozione dell'immagine e dell'identità della città di Messina, certificando il luogo di nascita di un determinato prodotto. Il marchio “DE.CO” è dunque un'attestazione di localizzazione geografica ed equivale al Made in Messina. I prodotti commerciali e culturali opportunamente selezionati da una commissione formata da 9 membri, tra cui vi saranno anche esperti delle confederazioni artigiane e del commercio designati dalla CCIAA di Messina e dalle associazioni di categoria firmatari del C.C.N.L sezione commercio e cultura, verranno iscritti nel Registro comunale che verrà appositamente istituito e avranno impresso un logo che graficamente sarà un simbolo identificativo della città di Messina.
Nel registro suddiviso per categoria (Sez.A: DE.CO. Commerciale – Sez. B: DE.CO. Culturale) saranno inseriti oltre i prodotti DE.CO. anche gli operatori economici, ovvero le imprese agricole, artigianali e commerciali, nonché gli enti e le associazioni che svolgono attività inerenti la produzione e commercializzazione dei prodotti DE.CO. L'iscrizione potrà essere concessa anche ad operatori a carattere industriale che operano in conformità al suddetto regolamento. Ogni prodotto avrà una scheda identificativa e/o un disciplinare di produzione che, nel caso dei prodotti trasformati e delle preparazioni gastronomiche, indicherà se esistono varianti legate alla tradizione o se uno o più ingredienti devono essere originari del territorio comunale oppure regionale. Verrà altresì istituito un Albo – ha concluso l'assessora – in cui raccogliere tutte le manifestazioni, sagre e iniziative culturali che sono meritevoli di particolare attenzione e che hanno luogo nel territorio comunale da almeno cinque anni”.