#Politica. I record della capogruppo PD all’ARS Alice Anselmo: 7 partiti in 3 anni

Il capogruppo PD all'ARS
Il capogruppo PD all'ARS

Sette gruppi in tre anni. È il personale della neo capogruppo del Partito Democratico all'ARS Alice Anselmo. Dal 2012, quando è stata eletta a Palazzo dei Normanni con la lista Il Megafono del presidente Rosario Crocetta, la parlamentare è poi passata prima al Territorio, poi con i Democratici Riformisti, giusto una sosta al Gruppo misto per decidere cosa fare da grande e quindi via con l'UDC per un po', infine ad Articolo 4, che però si è sciolto per confluire nel PD, che l'ha democristianamente premiata con la poltrona di capogruppo.

Trionfo reso possibile dal favorito della prima ora, il renziano Luca Sammartino (figlio del direttore sanitario della Humanitas, una clinica oncologica catanese dalla quale in campagna elettorale qualcuno telefonava ai malati di tumore invitandoli a votarlo), che ha fatto un passo indietro e le ha lasciato il posto. Forse perché, a differenza della Anselmo, lui era solo al terzo passaggio dopo UDC e Articolo 4.

Quando entrarono in Sala d'Ercole i parlamentari del PD erano 17. Adesso, dopo una campagna acquisti decisamente sconcertante per la provenienza politica degli ingaggiati, sono 25 su 90 dell'intero Parlamento siciliano. Evidentemente, la disinvolta filosofia del sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone sugli orizzonti da allargare ha dato buoni frutti.

Impossibile non sottolineare che Alice Anselmo prende il posto di uno dei più fieri oppositori del presidente Crocetta, Antonello Cracolici, che adesso siede serenamente nella Giunta regionale come all'Agricoltura.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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