#Palermo. Al teatro Carlo Magno i Pupi di Enzo Mancuso
Al teatro stabile Carlo Magno al Borgo Vecchio, il puparo Enzo Mancuso e la Compagnia Carlo Magno mettono in scena due spettacoli di pupi siciliani. Gli antichi canovacci sono liberamente trattidagli episodi della Storia dei Paladini di Francia, di Giusto Lo Dico.
Aspra Tenzone tra i due cugini Orlando e Rinado sarà in programma venerdì 9 , sabato 10 e domenica 11, sabato 17 e domenica 18 ottobre.
Rinaldo dopo aver intrapreso un aspro duello con Rodomonte, re di Algeri, inoltratosi nel bosco della foglia incontra Orlando con la bella Angelica. I due paladini si sfidano a duello, e si sarebbero sicuramente uccisi a vicenda se a dividerli non fosse intervenuto il mago Malagigi.
Mentre martedì 24, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 novembre sarà messo in scena La morte di Agricane il re dei tartari.
Dopo i duelli a singolar tenzone tra Orlando e Ferraù sotto le mura di Parigi per conquistare la bella Angelica, Orlando nottetempo decide di partire per andare in cerca della Principessa indiana. Dopo varie peripezie ed avventure, il prode paladino libera nel bosco della grande pietra una donna che viene tenuta prigioniera da un gigante: quella fanciulla è proprio Angelica. Insieme decidono di partire in terre indiane, dove sono assediate da Agricane, re dei Tartari che nel frattempo ha preso in ostaggio Galafrone, padre di Angelica. Orlando decide di affrontare Agricane a singolar tenzone, a sconfiggerlo e in punto di morte a convertirlo alla fede cristiana.
Ultimo discendente della storica famiglia, che dell'antica arte dell'opera dei pupi ha fatto la storia di Palermo a partire dagli anni Venti, Enzo Mancuso è considerato oggi uno dei più affermati pupari palermitani, capace di rinnovare la tradizione senza stravolgerla, ma portandola anzi ad un altissimo livello di narrazione e recitazione.
Cresciuto dietro le quinte dei teatri, ha esordito in tenera età collaborando attivamente agli spettacoli del padre, il quale gli ha tramandato la passione e i segreti necessari alla perpetuazione del difficile mestiere di puparo.