4 maggio 08.59 Un solo spazzino per Camaro, nota dei consiglieri Gioveni e Cacciotto

Un solo netturbino per Camaro e per i suoi 8 mila abitanti. I consiglieri UDC della III Circoscrizione Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto chiedono inyterventi immediati all'amministratore unico di Messinambiente Armando Di Maria e al commissario liquidatore dell' ME 3 Antonio Ruggeri.

“Nel vasto e popoloso villaggio di Camaro S. Paolo (che conta circa 8.000 abitanti) -scrivono Gioveni e Cacciotto- vi è stato nell'ultimo periodo un netto calo del numero di operatori ecologici che prestavano il prezioso servizio di spazzamento del territorio, quest'ultimo per altro conformato in una miriade di vie e stradine ben ramificate fra loro.

Fino a circa 2 anni orsono, erano 3 gli operatori che codesta società impiegava nel predetto servizio di spazzamento, anche per effetto della sempre più crescente espansione edilizia nella zona (numerosi sono infatti i vari complessi e cooperative edilizie sorte negli ultimi anni), che ha portato ad aumentare esponenzialmente gli abitanti di Camaro S. Paolo.

Il numero dei netturbini era poi sceso da 3 a 2 unità per nuove esigenze di servizio a quanto pare sorte in altre zone centrali della città e solo grazie all'impegno dei due lavoratori rimasti ad operare i della zona hanno potuto apprezzare i frutti di un servizio che, seppur monco di una unità, non ha lasciato certamente a desiderare.

Si tenga presente, tra l'altro, che l'estensione del villaggio spazia sia in lunghezza (dalla scuola media “Giorgio La Pira” al viale Europa) che in ampiezza (dalla via Gerobino Pilli a salire perpendicolarmente verso Messina Due passando dalla via Catara Lettieri), per cui già da sé due operatori dovrebbero essere considerati insufficienti. 

E adesso, incredibilmente, a Camaro S. Paolo, per effetto di un trasferimento in altro settore (la raccolta ) che codesta società ha effettuato ad uno di loro per domanda soddisfatta, opera un solo operatore ecologico. Non si può che ritenere inaccettabile una simile condizione, sia perché logica aziendale e buon senso vuole che al trasferimento di un dipendente debba seguire la sua naturale sostituzione, sia perché un vastissimo e popoloso villaggio come lo è, appunto, Camaro S. Paolo non può assolutamente essere coperto da un solo ed unico operatore. Indispensabile quindi -concludono i due consiglieri circoscrizionali- predisporre con urgenza il necessario provvedimento di reimpiego di almeno un'altra unità di personale, per far tornare quanto meno a 2 il numero degli operatori che espletino il servizio di spazzamento nel vasto territorio di Camaro S. Paolo”.

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