29 novembre 16.29 Ponte, Genovese (PD): “Verificare inadempienze del progetto e ipotizzare la rescissione del contratto”

Il deputato nazionale del Partito democratico, Francantonio Genovese, ha presentato un' al Ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere di verificare il mancato rispetto degli impegni assunti dalle società concessionarie Eurolink e Stretto di Messina in merito alla elaborazione ed alla successiva approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto e delle connesse opere infrastrutturali, come denunciato anche da diverse associazioni ambientaliste, ipotizzando una rescissione del contratto senza alcuna penale da pagare.

“Secondo quanto sostenuto da Italia Nostra, WWF e Legambiente – afferma Genovese – il progetto presentato da Eurolink e approvato dalla società Stretto di Messina non può essere considerato tecnicamente come un progetto definitivo e andrebbe dunque respinto”.

“Tale conclusione – osserva il parlamentare del PD – si basa su aspetti sia formali che sostanziali”, fra cui la mancanza la progettazione di parti strutturalmente essenziali come la Stazione di Messina, l'assenza di valutazione di impatto ambientale a fronte delle variazioni strutturali dell'impalcato e di Valutazione di impatto sanitario e il fatto che il progetto non sia corredato da Piano Economico e Finanziario e da Analisi Costi-Benefici.

“Si potrebbe, quindi, ipotizzare – conclude Genovese – che Eurolink non ha onorato il contratto e la società Stretto di Messina non ha adempiuto al suo dovere di titolare di una concessione pubblica. Il progetto andrebbe dunque respinto ed il contratto rescisso per inadempienza, tagliando alla radice ogni ipotesi di penali”. 

NELLE PAGINE SEGUENTI IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE

INTERROGAZIONE a risposta scritta presentata da FRANCANTONIO GENOVESE 

GENOVESE F. – Al Ministro  dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti –  per sapere – premesso che: 

  • si è conclusa l'analisi del Progetto Definitivo per quanto riguarda le osservazioni delle associazioni Italia Nostra, WWF e Legambiente;
  • la conclusione a cui sono giunte le suddette associazioni ambientalista è che il progetto presentato da Eurolink e approvato dalla società Stretto di Messina non può essere considerato tecnicamente come un progetto definitivo e andrebbe dunque respinto;
  • tale conclusione si basa su aspetti sia formali che sostanziali: 1) manca la progettazione di parti strutturalmente essenziali del progetto (Stazione di Messina, Raccordo Ferroviario lato Calabria, Progettazione della viabilità di accesso in Sicilia) che, demandata ad altro ente, rende incerta la localizzazione degli interventi, mettendo in forse l'assetto strutturale ed infrastrutturale dell'opera; 2) a fronte delle variazioni strutturali dell'impalcato (spostamento del blocco di ancoraggio, innalzamento delle torri, rotazione dell'asse del ponte, appesantimento della struttura) non è stata prodotta Valutazione di Impatto Ambientale; 3) la progettazione non è raccordata con gli strumenti di programmazione territoriale; 4) il progetto non è corredato da Piano Economico e Finanziario; 5) l'analisi traportistica del progetto non costituisce ottemperanza alla raccomandazione n. 1 con cui il CIPE aveva approvato il Progetto Preliminare nell'agosto 2003; 6) il Progetto non è corredato da Analisi Costi-Benefici e l'analisi multicriteriale proposta è tautologica ed inutile, mancando di confrontare l'opera con lo stato di fatto del territorio; 7) il progetto non è corredato da Valutazione di Impatto Sanitario e la documentazione che pretende di essere di rilevanza per la salute pubblica non corrisponde a nessun requisito per tale tipo valutazione e documentazione;
  • inoltre, molti aspetti del progetto sono sostanzialmente mal redatti  – apparentemente – con l'unico scopo di ottenere risultati fittiziamente positivi per la valutazione dell'opera;
  • per quanto sopra, si potrebbe ipotizzare che Eurolink non ha onorato il contratto e la società Stretto di Messina non ha adempiuto al suo dovere di titolare di una concessione pubblica;
  • il progetto andrebbe dunque respinto ed il contratto rescisso per inadempienza, tagliando alla radice ogni ipotesi (seppur impropria, ai sensi di quanto lo stesso presidente Ciucci aveva affermato circa le clausole contrattuali) di penali;
  • inoltre, l'aver approvato – da parte della Stretto di Messina – un elaborato che si presume incompleto, per le ragioni sopra evidenziate, accreditando come definitivo un progetto che tale non sarebbe ed avviando le procedure per la sua approvazione da parte del CIPE, così come l'aver gettato le basi per eventuali pretese da parte del General Contractor, costituirebbe una grave violazione dell'obbligo di tutela dell'interesse pubblico da parte del concessionario;
  • quali iniziative intende adottare per verificare quanto rilevato dalle suddette associazioni ambientaliste e dal sottoscritto sul mancato rispetto degli impegni assunti dalle società concessionarie Eurolink e Stretto di Messina in merito alla elaborazione ed alla successiva approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia ed il continente e le connesse opere infrastrutturali a terra.

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