20 gennaio 09.43 Ponte sullo Stretto, la Fillea Cgil: “Nessuna tutela per le maestranze messinesi”

I lavoratori della di rischiano di rimanere tagliati fuori dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Lo denuncia la Fillea di Messina, la categoria della Cgil che segue il settore dell'edilizia, che attraverso il suo Biagio Oriti lancia l'allarme.

“Ad oggi -spiega Oriti- nonostante i ripetuti annunci circa opere compensative e imminenza dei lavori, la Stretto di Messina non ha ritenuto di incontrare né di confrontarsi con le parti sociali, le organizzazioni sindacali e l'Ance di Messina, cioè chi rappresenta i lavoratori e le imprese del territorio. A differenza di quanto invece è già stato fatto in Calabria dove si è già giunti alla firma di un Protocollo sulla legalità”.

A preoccupare maggiormente il sindacato, le stime relative alle professionalità che saranno coinvolte. Delle 4457 unità previste infatti, circa 4 mila riguardano operai con specializzazioni non sempre presenti in provincia di Messina. “Nel nostro territorio -aggiunge Oriti- su circa 8 mila iscritti alla Cassa edile provinciale – ente paritetico fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, istituito dalla contrattazione collettiva per gli addetti del settore edilizio-, ben 5500, la netta maggioranza quindi, sono operai non specializzati. Un esempio su tutti è quello dei minatori. Secondo le stime ne verranno impiegati circa 350 ma nella nostra provincia non ce n'è nemmeno uno, il che significa che o formiamo qui i nostri addetti o bisognerà portarli da altre zone”.

Per la Fillea si rende quindi necessario avviare di concerto con la Scuola edile, unico ente proposto a fare formazione in edilizia, un percorso per formare il personale ed evitare così che Messina subisca solo i disagi del Ponte e non ne tragga i vantaggi occupazionali. In particolare la Fillea sollecita un incontro preventivo tra la Stretto di Messina e le forze sociali per individuare soluzioni e percorsi condivisi .

“Per quanto concerne il segmento calabrese dell'opera, questi incontri tra impresa e parti sociali già ci sono stati e hanno già prodotto risultati come il Protocollo sulla legalità. Non comprendiamo perché a Messina nulla di tutto ciò sia stato fatto”.

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