16 ottobre 07.30 ATM, sit-in a Palermo all’assessorato ai Trasporti
I lavoratori ATM a Palermo per rivendicare diritto allo stipendio e ad un trasporto dignitoso per la città. Sono partiti stamane con due pullman oltre cento lavoratori dell'ATM di Messina aderenti a Uil, Or.SA, Ugl e Cub per protestare davanti all'assessorato regionale ai Trasporti contro i gravi problemi economici in cui versano da tempo i 600 dipendenti dell'Azienda Trasporti messinese.
“E' un modo per rendere tangibile lo stato di tensione che si respira tra i lavoratori -dichiarano Lasagni, Barresi, Arizzi e Urdì, responsabili di Uil, Or.SA, Ugl e Cub- manifestando direttamente la gravità della situazione a chi ha responsabilità concrete e dirette del degrado economico e finanziario che ha portato l'ATM al collasso gestionale.
“Dopo l'incontro avuto la scorsa settimana con il Commissario Alligo – continuano i sindacalisti – appare evidente che l'unica via è pretendere dalla Regione lo sblocco delle risorse destinate all'ATM ferme dallo scorso settembre 2011. Circa sette milioni di euro- dovute per adeguamento al contratto di lavoro degli autoferrotranvieri e per il chilometraggio – che la Regione da tempo manca di versare nelle asfittiche casse dell'ATM.
Insieme ai lavoratori chiederemo un confronto immediato con il Dirigente Falgares per verificare, alla luce dei 420 milioni di euro recentemente stanziati dalla Giunta Regionale per fronteggiare le emergenze nei vari settori e dei fondi destinati al Trasporto Pubblico Locale , se e in quale misura vi siano risorse destinate all'ATM di Messina.
Non possiamo tollerare -continuano i sindacalisti- che sia ulteriormente sottovalutato il problema dell'azienda trasporti Messina né è pensabile che 600 lavoratori che vivono in situazioni di forte disagio economico ed un'intera città senza trasporto pubblico non siano tra le priorità da affrontare nell'agenda regionale.
Per tale motivo, sperando che le istituzioni, la politica ed il commissario Croce facciano fronte comune, questa protesta non cesserà sino a quando non giungeranno risposte concrete”.