Convegno Cgil, Susanna Camusso a Messina
A due giorni dalla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil di Messina per chiedere soluzioni alla condizione di grave emergenza che stanno vivendo la città e il suo territorio, è in corso a Palazzo Zanca un convegno sul tema “Riparare il presente. Ricostruire il futuro” organizzato dalla Cgil provinciale ed al quale è presente il segretario generale Susanna Camusso.
Durante il convegno, la Cgil lancerà la propria strategia per uscire dalla crisi economica e del lavoro, ispirata al Piano del Lavoro di Giuseppe di Vittorio.
Il Piano del Lavoro fu presentato da Di Vittorio alle soglie degli anni '50 in un'Italia in piena ricostruzione post bellica, povera e afflitta da gravi disuguaglianze e proponeva l'avvio di un vasto programma di opere pubbliche capace di ridare fiato al mercato interno e aprire così la strada alla piena occupazione.
“Oggi -scrivono i portavoce della Cgil- alla luce della crisi e di un ritorno alle grandi disuguaglianze sociali, con i giovani sempre più emarginati ed il Mezzogiorno che non riesce a risollevarsi, torniamo a lanciare una serie di proposte per invertire la rotta.
Dopo il saluto del commissario straordinario del Comune Luigi Croce, i lavori sono stati aperti dal segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano. A seguire gli interventi del vice direttore SVIMEZ Luca Bianchi, del presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina, del reggente di Cgil Sicilia Ferruccio Donato e di Mariella Maggio, deputato PD assemblea Regionale Siciliana. Presente anche il commissario straordinario Croce che ha dichiarato: “Messina è una città bellissima, con un mare meraviglioso, un entroterra che tutti ci invidiano, un territorio provinciale forse unico, impreziosito da tante perle come le isole Eolie e Taormina. Ciò nonostante Messina è una città sventurata a causa di terremoti e delle alluvioni che periodicamente l'hanno messa in ginocchio. Oggi è una crisi economica, sociale ed occupazionale che sta travolgendo la città. Basti ribadire che la maggiore istituzione della città, il Comune, non è in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti, di far fronte agli impegni assunti con i fornitori, di garantire adeguatamente i servizi pubblici essenziali. Il pericolo del dissesto è dietro l'angolo. Qualche giorno fa siamo stati convocati dalla Corte dei Conti per dar conto della situazione. Abbiamo spiegato lo stato dell'arte e tentato realisticamente di allontanare il pericolo. Dall'esito sono tornato con un moderato ottimismo. Ma non basta. Adesso bisogna passare agli interventi concreti: tagliare gli sprechi, correggere le cose che non funzionano, modificare i comportamenti che si sono rilevati perdenti e così via. Per far ciò, però, nessuno può chiamarsi fuori. E' indispensabile che tutti (istituzioni, politici, forze sindacali) si rimbocchino le maniche, e, accantonando diversità di appartenenza o di opinioni, offrono il proprio contributo per affrontare e risolvere i non facili problemi da risolvere. Solo così sarà possibile salvare questa città da un dissesto che sarebbe un dramma sociale di proporzioni incalcolabili”. Le conclusioni saranno curate dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso.