#Messina. Processione delle barette, la viabilità del 25 marzo
Nell'ambito delle iniziative promosse a Messina per la Settimana Santa dalla Confraternita S.S. Crocifisso, con il patrocinio del Comune, venerdì 25 marzo alle 17, si svolgerà la secolare Processione delle Barette attraverso l'uscita dalla chiesa Nuovo Oratorio della Pace, e proseguimento lungo le vie XXIV Maggio e S. Agostino, piazza Antonello, Corso Cavour, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi (carreggiata lato monte), I Settembre, piazza Duomo, dove è prevista una sosta per ricevere la benedizione impartita da S.E. l'Arcivescovo, proseguimento lungo le vie Oratorio San Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio, e rientro in chiesa.
Pertanto, per consentire lo svolgimento dell'evento religioso il dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità ha disposto a partire dalle ore 8 sino alle 24 di venerdì 25, il divieto di sosta nell'area di parcheggio compresa tra piazza Duomo e corso Cavour; su entrambi i lati delle vie XXIV Maggio, tra le vie Oratorio San Francesco e S. Agostino; su entrambi i lati di via Oratorio San Francesco; in via S. Agostino, tra via XXIV Maggio e corso Cavour; e sul lato sud di via I Settembre, nel tratto compreso tra piazza Duomo e via C. Battisti; sarà inoltre vietato il transito nell'area di parcheggio tra piazza Duomo e corso Cavour. Dalle 16, sempre di domani, venerdì 25, sino al termine della processione, saranno aperti i varchi di piazza Duomo, lati via I Settembre e corso Cavour; vigeranno i divieti di transito e le direzioni obbligatorie, a destra, in via Peculio Frumentario, all'intersezione con la via San Giovanni Bosco; a sinistra, su corso Cavour, all'intersezione con via San Camillo; a destra, in via Cesare Battisti, ad intersezione con via Maddalena; a destra, in via Romagnosi, all'intersezione con via Santa Caterina dei Bottegai; ed il divieto di transito in via Santa Caterina dei Bottegai, all'intersezione col corso Cavour. Sempre dalle 16 alle 24 e per tutto il periodo del passaggio del corteo, sarà infine interdetto con transenne l'accesso alle vie, San Domenico Savio, all'intersezione con corso Cavour; della Zecca, all'intersezione con corso Cavour; G. Venezian, all'intersezione con via della Zecca; viale San Martino, lato monte, all'intersezione con via Santa Maria Alemanna; la strada adiacente il lato ovest di piazza Crisafulli a sud dell'intersezione con via S. Agostino; via delle Carceri, all'intersezione con la via Rocca Guelfonia; S. Agostino, all'intersezione con piazza Basicò e Consolato del Mare, all'intersezione con via Argentieri. Infine dalle 16, per il periodo del passaggio del corteo religioso, sarà vietato il transito nella carreggiata ovest della via Garibaldi, tra Largo San Giacomo e via Argentieri; ed in quella est, tra Largo San Giacomo e via I Settembre.
Le origini della processione risalgono al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un'immagine dell'Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo.
Si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell'Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l'Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del '45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l'odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto col trascorrere degli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all'organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall'incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell'organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.