Watch Dogs Watching

watchdogs copertinaNel corso dell'E3 2012, tra le numerose presentazioni di titoli già ampiamente anticipati nei mesi precedenti, Ubisoft è stata in grado di spiazzare i convenuti svelando un progetto coperto fino a quel momento dal più assoluto riserbo: Watch Dogs. Una nuova IP che ha istantaneamente scalato le vette dell'hype, accendendo entusiasmo, curiosità e probabilmente forme deviate di eccitazione sessuale nell'intera comunità videludica. 

I Game Critics Awards relativi all'evento di Los Angeles, che hanno riconosciuto a tale promettente anteprima le Special Commendations per la grafica e l'innovazione, sottolineano in modo emblematico quali elementi abbiano garantito un simile successo ad un titolo praticamente sbucato fuori dal nulla, facendolo rivaleggiare con brand “fratelli” del calibro di Far Cry, Assassin's Creed e Splinter Cell: prestazioni sorprendenti del motore grafico (almeno su PC, piattaforma utilizzata da Ubisoft per la dimostrazione) ed un gameplay in grado di staccarsi dagli standard ormai consolidati. 

Ma in cosa consiste, o meglio consisterà, esattamente Watch Dogs? 

Dall'intrigante teaser introduttivo e dalla sessione in-game mostrati all'E3 possiamo già tracciarne un primo, seppur sfocato profilo. O quantomeno definirne alcuni aspetti principali, quali ad esempio la struttura di base ed il sistema di gioco: a prima vista quello di un free-roaming investigativo in terza persona con marcati (e parecchio cinematografici) elementi action, predisposto tra l'altro per l'imminente integrazione di tablet e smart-phone al sistema di controllo (come l'Xbox SmartGlass contestualmente annunciato da Microsoft). 

Procedendo nel dettaglio, ben definito risulta anche il mondo di gioco in cui ci muoveremo, non dissimile dalla nostra realtà per scenari e premesse tecnologiche: dunque un mondo di caotiche città, cartellini da timbrare, mode discutibili e locali affollati, in cui la vita di ogni individuo è scandita, monitorata e per certi versi affidata alle reti informatiche. Solo che in Watch Dogs il retroscena informatico della banale quotidianità assume da subito tratti cyber-punk, convergendo nell'orwelliano Central Operating System

Identificato con l'acronimo ctOS, proprio questo capillare ed imponente sistema operativo che ingloba e connette dati personali, comunicazioni, dispositivi di ogni sorta, infrastrutture ed urbanistica, rappresenta l'elemento chiave del titolo sotto esame. 

In termini di gioco il ctOS non si limita a permeare il contesto narrativo di Watch Dogs, bensì assurge a componente essenziale dello stesso gameplay. L'interconnessione sopra citata, stando a quanto abbiamo potuto visionare a discapito della nostra mascella, costituisce pertanto una vera e propria “arma” a disposizione del protagonista, aprendo ad implicazioni interattive decisamente inedite.

Giunti al nostro alter ego digitale ed alla storyline, ecco però emergere gli aspetti ancora parzialmente oscuri del titolo. Verosimilmente il protagonista potrebbe incarnare un agente legato ad una non meglio identificata forza istituzionale (una sorta di “cane da guardia”), ipotesi che fornirebbe un valido quadro generale in cui inserire le azioni apprezzate nella sessione dimostrativa e che di certo giustificherebbe l'equipaggiamento a sua disposizione, capace di strumentalizzare e volgere in proprio favore molteplici elementi dell'ambiente circostante (come cellulari, semafori…) sfruttando appunto il ctOS. 

Di fatto, tra punti espliciti ed aspetti ancora da chiarire, il nuovo progetto Ubisoft ha già tutte le carte in regola per ravvivare con consistenti innovazioni il prossimo futuro dell'entertainment digitale. Tirando prematuramente le somme, quanto detto sarebbe persino sufficiente ad alimentare l'attenzione nei confronti del titolo fino al suo rilascio, previsto nel 2013, a prescindere da ulteriori ragguagli (che tuttavia speriamo non tardino ad arrivare). 

Si aggiunga infine il colpo di scena al termine del gameplay dimostrativo, che ha osato anticiparne anche un'innovativa modalità multiplayer, promessa di un open-world condivisibile ed una trama condizionata dall'insieme delle esperienze di gioco, per rendere ancor più insostenibile la lunga attesa che ci separa dal mettere le mani su Watch Dogs.

Un pensiero su “Watch Dogs Watching

  • 30 Giugno 2012 in 23:36
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    Ottimo articolo!
    Ho seguito in diretta live tutto l’Expo 2012, Watch Dogs ha decisamente sorpreso tutti. Speriamo di vederlo ancora in movimento nei prossimi mesi!

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