#Vistidall’albero. Ridateci Accorinti!

Il sindaco Renato Accorinti
Il

Vogliamo ringraziare pubblicamente Maurizio Rella. Lo storico esponente della sinistra messinese ha più volte interrotto l'omelia, pardon, l'intervento del sindaco Accorinti a conclusione della manifestazione per lo sciopero della scuola dell'altro ieri.

Non vogliamo certo ringraziarlo per aver interrotto ripetutamente l'apologo di Accorinti, ma perché ci ha illuminato, facendoci capire ciò che da tempo non riuscivamo a comprendere.

Da quasi due anni avvertivamo  la mancanza di qualcosa, sentivamo un vuoto, un vago senso di inquietudine e smarrimento. Martedì finalmente, grazie a Rella, la scintilla che ci ha svelato la causa del nostro malessere: ci manca Renato Accorinti.

Ma come, direte voi, forse il sindaco Accorinti è poco presente, si nasconde, è defilato per discrezione, forse ha un carattere schivo che non gli fa amare lo stare al centro dell'attenzione e sotto i riflettori? Nulla di tutto questo, a parte il piccolo incidente di qualche mese fa dell'uscita secondaria per evitare un gruppo di consiglieri comunali che lo aspettavano.

In coscienza, non possiamo certo affermare che il nostro sindaco non si sacrifichi per adempiere alla propria funzione, sottoponendosi a conferenze stampa, interviste e a ogni altra modalità di apparizione pubblica. Possiamo dire, senza ombra di smentita, che il primo cittadino è immanente, per alcuni seguaci anche trascendente, ma questa è un'altra storia.

Lo diciamo forte e chiaro: ci manca il Renato Accorinti dei 40annidilotta, quello che riusciva sempre con ardore ed energia ad avvicinare esponenti politici, personalità del mondo culturale e artistico.

L'Accorinti che ci manca è quello che non temeva cordoni, sbarramenti e che riusciva sempre e comunque con la foga e l'incontenibile entusiasmo che lo contraddistinguevano a raggiungere il suo obiettivo, consegnargli un volantino, parlargli con un tono di voce che anche se la persona avesse avuto un notevole deficit dell'udito non avrebbe potuto non sentire.

C'è un dettaglio che vi sveliamo: chi organizzava manifestazioni politiche prevedeva sempre, quando calcolava i tempi, anche la durata dell'immancabile intervento di Renato Accorinti. Anche se non invitato tutti erano certi che si sarebbe materializzato e che nessuno sarebbe riuscito a frenare la sua prorompente carica di vitalità e a evitare che si impossessasse del microfono per un tempo indefinito e indefinibile.

Corre obbligo dire, a parziale riscatto di quellicheceranoprima, che nessuno mai minacciò di chiamare la polizia, come purtroppo qualche mese fa fece Accorinti dinanzi al teatro per fermare la di artisti. Che brutta pagina e che scarsa memoria signor sindaco.

Renato Accorinti era una certezza, svolgeva il proprio ruolo con puntualità e costanza e noi oggi ne sentiamo la mancanza. Noi non sappiamo se Rella o qualche altro lo potranno mai sostituire, ne dubitiamo. Non ci resta che aspettare che concluda il suo mandato e ritorni a ricoprire il ruolo che è stato suo per 40 lunghi anni. In fondo ne mancano solo 3 e dovremmo riuscire a resistere. E anche Messina dovrebbe farcela.

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