#Vistidall’albero. Messina a pezzi, tra ritardi nei Bilanci e la crisi di CMdB

Una delle tante proteste dei lavoratori di MessinAmbiente
Una delle tante proteste dei lavoratori di MessinAmbiente

L'improvvisa ondata di caldo arrivata anche a Messina è il fatto più rilevante della settimana che ci lasciamo alle spalle. Per  il resto nulla di nuovo e significativo.

Non è certo nuovo lo stupore e la meraviglia mostrati dal Renato Accorinti e dall'assessore Daniele Ialacqua di fronte alla dura presa di posizione di FP Cgil, FIT Cisl e UilTrasporti di Messina, che denunciano un clima irrespirabile all'interno della MessinAmbiente, con continui attacchi ai lavoratori  e  annunciano la rottura delle relazioni sindacali con il commissario liquidatore della società  Alessio Ciacci.

Quello degli stupiti e dei meravigliati è un numero che Accorinti e Ialacqua avevano già messo in scena, proprio su MessinAmbiente,  quando Ciacci licenziò in tronco un dirigente della società in liquidazione (è bene ricordare sempre che la partecipata è in liquidazione), l'ingegner Natale Cucè.

In quella circostanza sindaco e assessore al ramo dichiararono di non essere stati informati preventivamente da Ciacci  della decisione. Appare piuttosto anomalo che un commissario liquidatore possa procedere al licenziamento di un dirigente di MessinAmbiente senza discuterne  prima con Ialacqua e Accorinti che, ricordiamo anche questo, è il suo dante causa.

Ma tant'è, tra le tante anomalie di questa città c'è spazio anche per questa. Oggi sindaco e assessore, forse preoccupati, gettano acqua sul fuoco sulla situazione esplosiva di MessinAmbiente e intervengono per sedare gli animi e cercare di ricomporre la frattura tra sindacati e Ciacci.

Non altrettanta misura ed equilibrio mostravano le parole dell'assessore Ialacqua  quando Ciacci denunciò di essere stato aggredito quasi fisicamente da alcuni lavoratori della società, esasperati per i ricorrenti ritardi nell'accreditamento degli stipendi.

In quella circostanza Ialacqua difese a spada tratta Ciacci, manifestandogli  piena solidarietà e bacchettando i lavoratori. Oggi Ialacqua fa un passo indietro. Non è il primo e temiamo che non sarà neanche l'ultimo. Seguiremo gli sviluppi di questa vicenda nei prossimi giorni.

E neanche i rilievi della Corte dei Conti al Consuntivo 2013 del Comune sono una novità, come non lo è l'immediata nota di risposta che il vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino ha affidato alla stampa, nella quale si per nulla preoccupato, preannunciando anzi una memoria da inviare alla magistratura contabile.

Certo, se Signorino fosse così rapido anche nella redazione dei Bilanci si rispetterebbero tutte le scadenze. Ma se così fosse avremmo già il Consuntivo 2014 (i cui termini sono scaduti il 30 aprile) e saremmo sulla buona strada per il Previsionale 2015, che invece beneficia di una proroga al 30 maggio. Mancano 20 giorni a quest'ultima scadenza e siamo certi che nessun bookmaker bancherebbe il rispetto della scadenza.

Non è una novità la risposta di Signorino, che continua a non rispondere sul nodo delle partecipate e continua a tessere le lodi dei documenti contabili  di quest'amministrazione. Ci ricorda Harry Potter e la sua profezia auto avverante: teoria secondo la quale se vuoi che una cosa accada non devi far altro che convincertene.

In questa situazione, forse la magia è l'unica arma che rimane a Signorino. Ci sembra stupefacente il vicesindaco quando  attribuisce le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti alle amministrazioni precedenti (meglio noti come quellichec'eranoprima) ispirandosi, in questo caso, a Beckett e Ionesco.

Spendiamo qualche parola per il movimento Cambiamo Messina dal Basso, che batte un colpo interrompendo un lungo silenzio per comunicare che ritiene insopportabile l'idea che dal prossimo anno le rette dei bambini che frequentano gli asili comunali dovranno essere pagate per intero anche da quelle che hanno redditi bassi.

CMdB ritorna anche sugli 80 mila euro che sono andati persi perché l'amministrazione ha fatto scadere, colpevolmente aggiungiamo noi, i termini di una comunicazione da inviare alla Regione. Tutti fondi che avrebbero consentito di alleviare il peso delle rette degli asili nido.

Quello che resta del movimento che fece nascere e sostenne la candidatura di Accorinti, dopo la fuoruscita dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo e di altri pezzi cerca di darsi un profilo e un ruolo a prescindere da Accorinti.

Diviso in varie posizioni all'interno, tra i lealisti e fedeli al verbo accorintiano come i consiglieri Lucy Fenech e Ivana Risitano, chi tenta invece di esprimere posizioni critiche verso il sindaco-Vate, oltre a qualche Tafazzi che nel variegato quanto marginale mondo della sinistra più o meno radicale messinese non manca mai.

Comprendiamo lo sconcerto e lo smarrimento che prova chi nel movimento ha sostenuto una persona con un programma e si ritrova dopo meno di due anni un'altra persona, che non tiene più in considerazione proprio quel programma scritto con loro.

Pensiamo però che CMdB debba rassegnarsi. Anzi, per usare le parole che il sindaco usò verso i giornalisti nella  sua celebre invettiva dell'inverno appena trascorso: “dovete farvene una ragione”. Pare si aprirà un confronto tra il movimento e l'assessore alle Politiche Sociali Nino Mantineo, che non sembra essere molto amato da quelle parti.  Di questo vi narreremo nei prossimi giorni. Non ci resta che augurarvi una buona domenica dall'albero, con tanti auguri alle mamme!

 

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