Vento dello Stretto boccia l’Authority Gioia Tauro-Messina

Messina Porto IMG 0719“Di necessità virtù”. È il commento dell'associazione sulla futura Autorità Portuale Gioia Tauro-Messina. A firmare il documento Ciccio Rizzo e Piero Adamo (Fratelli d'Italia), Ferdinando Croce (presidente di  Vento dello Stretto) e Felice Panebianco (segretario UGL Giovani Sicilia).

“La creazione di un'unica Authority sbilancia in maniera sostanziale il baricentro verso lo Ionio calabro e l'alto Tirreno -dichiarano. Prova di ciò è data dalla presenza nell'istituendo organismo dei porti di Palmi, Crotone e Corigliano, mentre sembra si voglia regalare realtà portuali importanti come Taormina e Giardini Naxos all'area di influenza di Catania”.

Per Rizzo, Adamo, Croce e Panebianco “ ancora una volta la classe politica nazionale e regionale di Messina subisce gli eventi e non li determina.

La cosa più giusta è invece il riconoscimento del sistema portuale attualmente sottoposto alla giurisdizione dell'Authority messinese (Messina e Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela), magari allargato a Villa San Giovanni e Reggio Calabria”.

La futura Autorità Portuale invece, sembra mettere in secondo piano sia il porto mamertino che le isole Eolie. I quattro esponenti del centrodestra ricordano “la richiesta di adesione del Comune di Santa Marina Salina e di alcuni Comuni della riviera ionica.

Tutti segni dell'unanime apprezzamento per l'innegabile buona amministrazione di questi ultimi anni, culminata con un avanzo di bilancio di ben 50 milioni di euro, e per gli 8 milioni incassati quale percentuale sull'IVA pagata sulla movimentazione dei petroliferi”.

Alla luce di tutto ciò, resta da vedere che ne sarà della Zona Falcata (di competenza dell'Autorità Portuale di Messina), della gestione del porto di Tremestieri, dell'affaccio a mare e della cittadella fieristica, della Rada di San Francesco.

“Insolute –per Rizzo, Adamo, Croce e Panebianco- tutte le tematiche connesse alla riqualificazione della Falce, allo scioglimento dell'Ente Porto, agli interessi delle organizzazioni eco-mafiose della zona, ai finanziamenti perduti senza un ragionevole motivo.

Sul punto, di certo, sono più informati l'onorevole Ardizzone (ricordiamo la visita di Totò Cuffaro di qualche anno fa, durante la quale promise 50 milioni di euro per la Cittadella) e l'attuale assessore regionale alla Cultura Giusy Furnari, fin qui non pervenuta”.

E visto che le più importanti Authority del Meridione sono tutte commissariate, compresa Gioia Tauro, non è chiaro come potrà essere operativo l'ente che nascerà da questo accordo interregionale. “Attenderemo che i fatti smentiscano le nostre preoccupazioni -concludono. Nelle more, prendiamo atto della nuova maggioranza creatasi a supporto del Renato Accorinti, acriticamente appiattito sull'asse PD-NCD-UDC, che ha consentito che giunga in Consiglio comunale solo il 25 agosto un documento frettoloso e non condiviso in nome dell'esclusiva necessità di consegnarlo al premier Renzi il giorno dopo”.

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