Vasco, fai parlare solo la musica

vascoDiversi mesi fa parlammo del “nuovo” rapporto tra Vasco Rossi e Facebook. Sproloqui, opinioni, commenti e quotidianità erano gli ingredienti dei suoi clippini. Recentemente invece sembra proprio che il cantautore di Zocca abbia perso la bussola, sparlando a ruota come un adolescente fuori controllo. Nel suo mirino son finiti Claudio Baglioni, Amedeo Minghi e Piero Pelù. Tre rappresentanti della musica italiana lontani anni luce dallo stile di Vasco. Ma a rendere le distanze ancora più marcate è indubbiamente la loro e il loro rispetto per la musica dei colleghi.

Questa volta Vasco è andato giù pesante. Per essere un rocker, uno “contro” sempre e comunque, non è necessario gettar fango sulla produzione musicale di un collega gratuitamente. Persino dinanzi ad una trashata insuperabile quale può essere  un brano di Leone di Lernia Vasco avrebbe dovuto tacere. Anche perché, va detto, che il brio e la grandezza dei brani del suo passato, non hanno visto la ribalta nelle ultime produzioni. Come si suol dire, “ognuno si curi del proprio orticello”.

Invece  Baglioni risulta essere (parole di Vasco) “un imbecille le cui canzoni sono il massimo dei luoghi comuni degne di essere ascoltate in una sala d'attesa”. “Amadeus Minghi” (nomignolo ironico affibbiato sempre da Vasco) è talmente “sicuro di sé che non si accorge di essere una lagna”. E Pelù? “Un finto rocker di cui non si è ancora capito se canta davvero o per scherzo”.

No. Non ci siamo caro Vasco.

Se ancora rivesti i panni del rocker duro e “comunque contro” avresti talmente tanti bersagli sui quali sparare i tuoi colpi. Potresti partire dai “più forti” della nostra società, che vivono approfittando dei più deboli e sfruttando i sogni, le ambizioni e le loro sofferenze. In una parola sola: la nostra classe politica.

E' facile fare il duro prendendosela con chi rema dalla tua parte. Ma dopotutto, tali vicissitudini si conformano con il nostro essere italiani new generation: scannarci tra noi stessi per un po' di notorietà. Vasco non ha bisogno di notorietà. Quindi il suo atteggiamento risulta essere ancor più ingiustificato.

Al di là di tutto è veramente triste vedere un grosso personaggio, che molto ha dato alla musica italiana, invecchiare male e distruggere la dignità per la quale probabilmente ha lottato per un'intera vita. Vasco ha lottato per imporre il suo essere e la sua musica, contro i falsi perbenismi. Ma adesso sembra quasi che il nostro caro cantautore vada a schierarsi in una squadra contro la quale ha sempre lottato.

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