Treni notte, Enzo Garofalo presenta una mozione firmata da deputati siciliani e calabresi

Una risoluzione firmata da tutti i deputati siciliani e calabresi per chiedere al Governo “in qualità di azionista unico del gruppo Ferrovie dello Stato, anche al fine di assicurare la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi, il ripristino immediato di un convoglio ferroviario notturno che garantisca il collegamento di lunga percorrenza dalla Sicilia alle destinazioni finali di Torino, Milano e Venezia”. A presentarla ieri , in Commissione trasporti, l'on.le Vincenzo Garofalo.

Si tratta dell'ennesima iniziativa assunta dal deputato messinese per ottenere un impegno del Governo al fine di  sospendere l'innegabile  perpetuarsi di politiche di dismissione messe in atto da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato che, di fatto, sta spaccando in due il Paese.

In particolare si chiede al Governo di intervenire nei confronti di Fs per ottenere il ripristino dei treni notte soppressi dal 12 dicembre scorso. Nonostante FS, dopo le trattative dei mesi scorsi,  abbia assicurato la riattivazione di un treno a lunga percorrenza, non ha ancora fatto seguire infatti alle dichiarazioni, una comunicazione ufficiale.

“I disagi sono rilevanti- si nel documento- sia in termini economici perché i biglietti per la percorrenza delle tratte sono lievitati, sia per l'oggettiva difficoltà e scomodità ad effettuare in piena notte trasbordi da un treno ad un altro con una evidente lesione del diritto alla mobilità,  intollerabile soprattutto quando gli utenti del servizio sono anziani”.

 Già il 17 gennaio scorso Garofalo aveva presentato una mozione, approvata a larga alla Camera, nella quale chiedeva l'intervento del Governo al fine di assicurare servizi uniformi su tutto il territorio nazionale ma, nonostante il Governo il già il 25 gennaio abbia comunicato ufficialmente di avere ottenuto il ripristino di un treno a lunga percorrenza notturna con destinazione Milano e/o Torino, non è tuttavia seguita nessuna ufficializzazione da parte di Ferrovie dello Stato.

In gioco- ha dichiarato il deputato messinese- non ci sono solo i posti di lavoro degli ex cuccettisti ma la garanzia di un diritto costituzionalmente garantito quale quello alla continuità territoriale che oggi, appare, innegabilmente compromesso”.

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