TIR in città, le richieste del IV Quartiere a Franza e Accorinti

Tir via Porta Imperiale
TIR in città

Riassegnare al Comando della Polizia Municipale la gestione delle deroghe per l'imbarco a Tremestieri e riscossione diretta dell'ecopass. Sono le richieste del Consiglio del IV Quartiere all'amministrazione Accorinti. Ma l'ordine del giorno approvato a maggioranza assoluta chiama in causa anche il Gruppo Caronte&Tourist.

“Ritenendo prioritario tutelare la sicurezza dei suoi cittadini (decine di TIR ogni giorno continuano a transitare sulle principali arterie cittadine) e la forza lavoro impiegata nei di trasporto marittimi privati -spiega il presidente del IV Quartiere Francesco Palano Quero- esortiamo la Cartour a venire incontro alle esigenze della città, formulando un'ulteriore proposta di orario delle sue navi conciliabile con la viabilità cittadina e fuori dagli orari di punta.

Visto il particolare momento storico-economico, l'imprenditoria messinese deve fare uno sforzo e mostrare una capacità di appartenenza ai bisogni della cittadinanza, una capacità di equilibrio tra le proprie esigenze produttive e le esigenze  qualitative della vita quotidiana della città”.

Ma il Consiglio del IV Quartiere ha anche impegnato l'Amministrazione a riassegnare con urgenza al Corpo di Polizia Municipale la gestione del rilascio dei pass ai TIR da dirottare alla rada San Francesco “anche alla luce dei nuovi dati -chiosa Quero- che indicano un crescente aumento del numero delle deroghe autorizzate nell'ultimo anno. Una media di oltre cento al giorno, quando molto spesso la rotatoria di Tremestieri consentirebbe tranquillamente l'attesa dei mezzi”.

Al sindaco Accorinti e alla Giunta si chiede anche di attivarsi per la riscossione diretta del ticket di attraversamento, l'ecopass, “di cui non si ha fino ad ora mai avuto né contezza e né certezza. Qualsiasi atto che andrà contro le aspettative di miglioramento della qualità della vita così come della ricchezza sociale ed economica della città -avverte Quero- non sarà perdonato dalle prossime generazioni”.

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