The amazing Spiderman

theamazingspiderman1The amazing Spiderman 

Paese: U.S.A.

Genere: Fantastico

Durata: 136 minuti

Regia: Marc Webb 

Finalmente sugli schermi il tanto pubblicizzato reboot girato in 3d del film del 2002 di Sam Raimi, che ha generato una trilogia di successo e portato Tobey Maguire al successo internazionale.

Peter Parker, ancora molto giovane è separato dai genitori e va a vivere con gli zii. L'evento resterà un punto centrale della sua maturazione. Qualche anno dopo quel bambino è diventato un liceale taciturno e per niente popolare, rassegnato ad attendere che quel purgatorio chiamato liceo finisca. Durante la pulizia della cantina con lo zio, Peter scopre degli appunti di suo padre, uno scienziato dai modi misteriosi, e scopre che aveva un socio, il dottor Curt Connors.

l giovane decide di saperne di più e visita di nascosto lo stabilimento della Oscorp dove lo scienziato lavora, intrufolandosi in un gruppo di stagisti. È accidentalmente morso da un ragno e da lì la sua vita cambia per sempre. Il dottor Connors, cercando una maniera per poter rigenerare il braccio che ha perduto, mescola il suo DNA con quello dei rettili e si trasforma in Lizard, un feroce uomo-lucertola. Peter, che nel frattempo si è reso conto di avere ottenuto dei poteri ragneschi, decide di fermare la creatura che ormai ha preso il del dottor Connors e per farlo sceglie di diventare Spiderman.

Un film come questo, contrariamente a quanto si può pensare ad una prima occhiata, presenta diversi spunti di riflessione che altrimenti potrebbero sfuggire ad un pubblico disattento. Per questo chi scrive si guarderà dal dire che non andava fatto, come buona parte dei fan della serie e del fumetto gridano da un pezzo. “The amazing spiderman” andava fatto eccome, per dimostrare che c'è un motivo se raramente, se non mai, si è tentato un reboot ad appena dieci anni di distanza dal film originale, perché la memoria del vecchio film è troppo fresca e non c'è, di fatto, una generazione che possa dirsi interessata ad un prodotto del genere.

Specie quando la serie ha avuto come regista un nome del calibro di Sam Raimi, uno sceneggiatore quale è David Koepp (“Carlito's way”, “Jurassic Park”, “Mission:Impossible”, “Panic Room”) e un cast davvero stellare che annovera Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Defoe, Bruce Campbell e Alfred Molina.

Spiega come non sempre paghi sfruttare un brand popolare come la maschera dell'uomo ragno, soprattutto quando oltre alla volontà di fare soldi e qualche battuta non c'è uno straccio d'idea, nemmeno quella di ricordarsi di cercare un protagonista un filo carismatico. Mostra l'inutilità dello sfruttamento della tecnica del 3d, a cui si ricorre rendendosi conto solo a macchina avviata, che di idee non ce ne sono (vedi sopra), e che bisogna dare quantomeno quella patina digitale al tutto per non sfigurare nella gara di effetti speciali con un prodotto di dieci anni più vecchio.

Per questo è utile girare un film come “The amazing spiderman”: dopotutto non è per niente facile inserire in maniera così efficace tutti questi concetti nella stessa pellicola. Consigliato a chi sta già pensando al reboot di Iron man.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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