#Teatro. Teatro dei 3 Mestieri: arriva Donatella Venuti con il monologo su Frida

venutiDopo il successo della band BonuMusai che, con il tributo a Pino Daniele ha inaugurato la rassegna Qui è estate del Teatro dei 3 Mestieri di Messina, giovedì 6 luglio alle 21.30 sarà la volta dell'attrice messinese Donatella Venuti protagonista del suggestivo monologo Frida Kahlo: Io Sono Una Donna D'acqua.

Donatella Venuti, che per scrivere questo testo si è ispirata al romanzo L'incantesimo di F. K., di Kate Braverman, spiega: “Ho immaginato un viaggio dentro la mente di Frida Kahlo, personalità complessa, icona di un'epoca, simbolo per eccellenza di femminilità trasgressiva, di sofferenza fisica e spirituale che si traduce in arte. Nulla mi è sembrato più provocatorio e dirompente come porsi in prima persona a svelare ad una ad una le carte segrete della sua psiche.

Mai una scrittrice contemporanea ha incontrato tanta affinità elettiva con la sua musa ispiratrice, da vestire i panni dell'artista come se parlasse delle proprie emozioni più recondite. L'andamento monologante e autobiografico ha favorito l'identificazione in un percorso senza ritorno, scoprendo i segni di un dolore radicato e profondo che travalica la persona stessa e affida all'arte la sola immagine di sé”.
“L'ultimo viaggio di Frida – aggiunge l'attrice e messinese – è un incantesimo sconvolgente che rapisce la mente e conduce in una zona morta tra i colori dei suoi quadri, i sogni e i desideri di una esistenza possibile ma impossibilitata dai limiti fisici, l'amore ingordo per la vita stessa, il desiderio di maternità, dove il dolore diventa creazione, visioni allucinate di una realtà parallela, abbagliata dalla luce della verità.

Produzione Teatro dei Morman2. Di e con Donatella Venuti. Con Arcadio Lombardo alla chitarra. Alle 20.30 si svolgerà un apericena.

Attrice, regista e autrice teatrale, Donatella Venuti fonda la compagnia Teatro di Morman (1994) con cui rappresenta a Tao-Arte lo spettacolo Scirocco da lei scritto, liberamente ispirato al romanzo La stanza dello scirocco di Domenico Campana. Dirige Il pellicano di Strindberg, Il Malato Immaginario di Molière, I Parenti Terribili di J. Cocteau, Le Epoche di B. Joppolo, Mediterraneo, o il silenzio delle sirene, un viaggio in poesia e musica, tratto da Kafka, Pessoa, Consolo, Lucio Piccolo.

Oltre ad aver curato la riduzione teatrale di romanzi e racconti scrive testi teatrali tra cui Gli Intrusi ispirato a Le serve di Jean Genet, di ambientazione contemporanea siciliana. Scrive, dirige e interpreta Ritratti, anche le iene sono fotogeniche, Shakespeare in salsa rosa, Notti Bianche da Le notti bianche di F. Dostoevskij. Donne in nero: l'Attesa: scritto nel 2002 è un dramma sul terrorismo in Afganistan, vissuto al femminile, Lamicaducori, versione siciliana (messinese) liberamente ispirata a Old Times di Harold Pinter.
Del 2004 sono le pièce: Prima dell'alba sul rapporto padri/figli e sul valore della memoria e Magnolia che intreccia una storia quasi personale al degrado ambientale e alla memoria storica della propria città. Ed inoltre La maschera di ispirazione kafkiana; Quel dolce odore di zenzero è il dramma di una ignara madre assassina. Requiem for my mother affronta il tema dell'identità nel rapporto madre – figlia quasi rifacendosi al mito greco, il senso della memoria, il legame con la terra d'origine e la radice del dolore nei legami familiari.
Must you go? affronta il tema della violenza da parte della società e della famiglia che subisce tale violenza. Frida Kahlo – Io sono una donna d'acqua di Venuti, tratto da L'incantesimo di FK di Kate Braverman. Tra i premi e i riconoscimenti per la sua opera drammaturgica: Menzione speciale al Premio Teatrale Nazionale Vallecorsi per il testo teatrale Il ritorno di Leo, 2004; II° Premio Teatrale Nazionale Vallecorsi; M.lle C. – Madamoiselle Claudel; Finalista e Segnalazione al Premio Teatrale Nazionale Oltreparola – 2008 Caterina, una storia di violenza e follia familiare dai toni crudi e grotteschi che descrive una famiglia meridionale tra atavismi verghiani e degrado contemporaneo.

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