Stop della Regione al MUOS di Niscemi

Muos Niscemi
Il MUOS di Niscemi

Stop al Muos di Niscemi, che nella giornata di ieri è tornato al centro della scena siciliana. La riunione fiume di ieri pomeriggio durata oltre 5 ore si è conclusa con il mandato all'assessore Territorio e Ambiente Lo Bello di revocare le autorizzazioni per la realizzazione del Muos di Niscemi, il sistema di difesa satellitare degli Usa.

Il Muos è oggetto di dibattito del nuovo governo regionale già dall'inizio dell'anno. L'11 gennaio era stato avviato il procedimento di sospensione delle autorizzazioni, concesse dalla Giunta Lombardo, a causa dei rischi per la salute degli abitanti delle zone limitrofe che preoccupavano il presidente della Regione. Questo però non era bastato, soprattutto ai grillini che hanno disertato le ultime sedute a Palazzo dei Normanni, facendo saltare l'approvazione del Dpef, proprio in segno di protesta all'amministrazione Crocetta, accusata di non mantenere le promesse.

Polemici anche i comitati ‘No Muos' e le commissioni Sanità e Ambiente del Parlamento regionale, d'accordo con i dubbi espressi da parte della comunità scientifica sui rischi per la salute pubblica dovuti all'emissione di onde elettromagnetiche.

Nella riunione di ieri pomeriggio, ricca di scontri e aspri dibattiti, le Commissioni Ambiente e Salute hanno analizzato la questione con vari studiosi per avere pareri in merito. Grandi assenti l'ambasciatore USA in Italia, nonostante l'ambasciata fosse stata contattata, ed il presidente Crocetta, in trasferta a Catania per una riunione di Giunta.

Diversi gli esperti intervenuti che hanno ribadito i rischi che il Muos provocherebbe. I professori Zucchetti e Coraddu del Politecnico di Torino hanno ribadito che le 46 antenne presenti a Niscemi emettono onde ad alto rischio. Angelo Levis, dell' di Padova, ha sostenuto che la pericolosità delle radiazioni è supportata ‘'ormai da un'ampia letteratura'.

Molte critiche per Patrizia Livreri e Luigi Zanforlin, i due ingegneri dell'Università di Palermo che nel 2011 avevano dato parere positivo al Muos, accusati di non aver portato in Commissione i dati in base ai quali stilarono la loro relazione.

La Livreri prima ha opposto il ”segreto professionale”, ma poi ha rivelato che ad ingaggiare sia lei sia Zanforlin è stata la società Urs di Milano, controllata dalla Urs corporation, gruppo internazionale che ha il quartier generale a San Francisco, negli USA.

Il presidente della Commissione Ambiente dell'Ars Giampiero Trizzino ha spiegato che  il provvedimento di revoca per il Muos a Niscemi è pronto, ma “noi, comunque, rimaniamo vigili e canteremo vittoria insieme agli abitanti di Niscemi solo dopo aver visto  il documento con i nostri occhi”.

Crocetta invece ha commentato spiegando che “il governo ha agito tempestivamente. Inadempienti, piuttosto, sono gli Stati Uniti”. Riferendosi alle proteste dei grillini ha aggiunto “Per questo non comprendo l'atteggiamento del Movimento 5 stelle, che blocca il Dpef sino a quando non si fermeranno i lavori. In questo modo, anche le persone migliori sembrano interpretare la politica secondo una logica di scambio”.

Il caso ora rischia di creare tensioni a livello diplomatico. Sono in ballo interessi economici molto corposi e, come denunciato dal presidente della Commissione parlamentare Sanità all'Ars Pippo Digiacomo, sulla vicenda Muos ci sarebbero ostilità sia da parte del Governo nazionale sia da parte degli Stati Uniti. Intanto si attende di vedere su carta ufficiale la promessa dello stop. Solo in quel momento la questione sarà realmente chiusa.

Valentina Guerrera

Siciliana trapiantata a Roma da un po’ di anni. Si occupa di comunicazione, in particolare ufficio stampa e digital pr, in ambito istituzionale e politico. La passione per la sua terra e per il buon cibo l'ha portata a creare, in società, "Agromobile - La mappa del gusto", un portale per scoprire la Sicilia attraverso le sue eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche. Divoratrice di libri, instancabile praticante di yoga e viaggiatrice quanto più possibile. Per Sicilians segue da Roma i politici locali.

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