Non si dice “buon appetito”

starnuto1Gentile Contessa Lara, l'altra sera ero a casa di amici quando uno di noi ha starnutito piuttosto violentemente. Più d'uno ha detto a gran voce: “Salute!”. Però ho notato che un paio di ospiti che conosco di vista hanno lanciato un'occhiata non troppo benevola all'indirizzo di chi ha starnutito e di chi ha sottolineato il fatto. Mi può spiegare perché? Grazie, Natale S.

Gentile Natale, la prima regola delle persone veramente educate è quella di non farlo pesare agli altri. Quindi, se è vero che in pubblico non è assolutamente consentito starnutire (queste manifestazioni si sentono arrivare e con un minimo di autocontrollo si possono trattenere) e che in nessun caso si può dire “Salute!”, è altrettanto vero che gli ospiti che conoscono queste regole avrebbero dovuto evitare di sottolineare le mancanze altrui. Meglio riservare l'istinto di bacchettare gli altri per motivi molto più seri, come la mancanza di rispetto verso uno dei presenti. Allora sì che è lecito e doveroso intervenire e redarguire con fermezza il maleducato di turno.

Cara Contessa, amo ricevere e ho ricevuto un'educazione accurata. Spesso, all'inizio del pranzo e della cena, c'è qualcuno che inevitabilmente dice: “buon appetito”. Divisa tra la conoscenza del bon ton ed il rispetto istintivo verso i miei ospiti, non so mai come regolarmi. Cosa mi consiglia? Claudia F.

Gentile Claudia, purtroppo la pessima abitudine di augurare buon appetito all'inizio dei pasti è difficile da far sparire. Gli esperti di buone maniere lo dicono e lo scrivono continuamente, ma non c'è nulla da fare: ovunque ci si giri è tutto un cinguettare di “buon appetito”, anche da persone insospettabili. Comprendo il suo disagio ma la via d'uscita, come sempre in questi casi, è il buon senso. Se a dirlo è un suo coetaneo o una persona più giovane di lei, si limiti a sorridere e passi oltre, magari meditando di regalare un buon manuale di galateo alla prima occasione. Se invece a dirlo è una persona anziana che inconsapevolmente ha pronunciato questo augurio per tutta la vita, la ringrazi e non vada oltre. In ogni caso, mai e poi mai, le è consentito rispondere con un altro “buon appetito”. Una volta che tutti i commensali sono stati serviti, prenda in mano le posate e si limiti a dare il via al pasto dicendo ai suoi ospiti un sorridente “prego”.

Se volete dalla Contessa Lara una risposta ai vostri dubbi di bon ton scrivete a: redazione.messina@sicilians.it

Contessa Lara

Contessa Lara è il nom de plume di una gentildonna messinese che non ama mettersi in mostra. Fedele agli insegnamenti della sua gioventù (le signore compaiono sui giornali solo tre volte: quando nascono, quando si sposano e quando muoiono) ha deciso di collaborare con noi, ma con discrezione. Ovviamente abbiamo accettato con gioia, sicuri che la sua competenza sarà un prezioso aiuto per chi già conosce le buone maniere e per chi invece ha ancora molta strada da percorrere sulle impervie vie del saper vivere.

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