Solidarietà e concerti

concerto emiliaIl prossimo 25 giugno allo stadio dall'Ara di Bologna in scena un “Concertone” a favore della popolazione terremotata dell'Emilia Romagna. La macchina della solidarietà (come fu anche per l'Abruzzo) si è messa in . Per lo meno in questo, noi Italiani siamo rapidi e pronti. L'evento nasce su proposta del consigliere regionale Marco Barbieri. La risposta, positiva, non si è lasciata attendere. Paolo Belli, Samuele Bersani, Luca Carboni, Caterina Caselli, Cesare Cremonini, il flautista reggiano Andrea Griminelli, Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Andrea Mingardi, i Modena City Ramblers con Cisco, Nek, i Nomadi, Laura Pausini, gli Stadio e Zucchero sono gli artisti che sino ad oggi hanno aderito all'iniziativa senza pensarci su. Probabile che la lista si allunghi.

Risuona forte invece il secco “no” da parte di Vasco Rossi. Il cantautore ha affermato con chiarezza che “non parteciperà ad alcun concerto di beneficenza perché non ama quel modo di farla, poco costoso e poco faticoso”. Una presa di posizione rispettabile da chi ha deciso di essere vicino alle persone terremotate ugualmente, in silenzio ed in privato, attraverso autonome donazioni al numero 45500 attivato per l'occasione. Una doccia fredda per gli organizzatori. Chi si aspettava un duetto-duello con l'amico-nemico Ligabue rimarrà quindi deluso. Ma questo poco importa di fronte alla tragica calamità che ha colpito l'Emilia Romagna e che ancora continua a scuotere le sue terre. Laura Pausini e Biagio Antonacci hanno devoluto l'intero incasso di alcune loro serate. Un applauso.

Il concerto sarà presentato da Fabrizio Frizzi e trasmesso in diretta su Rai 1 in prima serata. Ogni artista canterà due brani. L'organizzazione dell'evento è affidata alla Assomusica. Attese oltre 30 mila persone allo stadio Dall'Ara. Il presidente del Bologna Calcio, Albano Guaraldi, ha mostrato ottimistiche aspettative riguardo alla partecipazione.

Un terremoto è una tragedia che colpisce la gente, democratico come la morte, non guarda in faccia nessuno. Onori, meriti, appellativi e gradi non possono far nulla in tal proposito. Ma la domanda più ovvia è: “Visto che si richiedono sempre beneficienza e donazioni alle persone comuni, i “ricconi” del nostro paese donano? E quanti sms (o semplice vil denaro) hanno inviato Bersani, Monti e Berlusconi?”.

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