#Sicilia. Vertenza ex Ferrotel: l’assessore Pizzo non si presenta in V Commissione
Per la seconda volta in meno di 10 giorni l‘assessore ai Trasporti Giovanni Pizzo non si presenta in V Commissione ARS. Salta la seduta e per la vertenza ex Ferrotel di nuovo solo promesse.
“La prima volta Pizzo non si è presentato perché non c'erano le altre sigle sindacali -spiega Mariano Massaro, segretario generale di Orsa Sicilia. Nonostante tutti i 30 ex Ferrotel siano iscritti con noi, non abbiamo avuto alcun problema per il tavolo allargato.
Oggi c'erano anche le altre organizzazioni sindacali, ma Pizzo non si è presentato neanche questa volta e ha mandato il responsabile della sua segreteria, Giuseppe Montalto”.
Anche stamane in discussione c'era il futuro dei 30 lavoratori di Messina, Palermo e Siracusa, da oltre un anno privi di qualsiasi sostegno economico. Nonostante gli impegni pubblicamente assunti dalla Regione Sicilia e dall'assessore Pizzo rispetto al loro reinserimento, nulla ancora è stato fatto.
Assenti anche i vertici di Trenitalia, attaccati con fermezza dal segretario regionale Orsa Ferrovie Giuseppe Terranova nel proprio intervento. “Ma l'assenza che ha determinato il nulla di fatto è stata quella di Pizzo -chiosa Massaro- perché senza l'assessore la Commissione non può deliberare. La verità è che questo Governo non ha alcuna autorevolezza.
La Sicilia è l'unica regione a non avere ancora stipulato il Contratto di Servizio con Trenitalia per il trasporto ferroviario. I 111 milioni 400 mila euro che l'Isola deve al Gruppo FS non sono ancora stati versati e in questo momento il coltello dalla parte del manico ce l'ha l'esecutivo Crocetta. Potrebbero dettare le condizioni per qualsiasi cosa, ma non lo fanno. Si tratta di recuperare 30 posti di lavoro a fronte di una spesa di oltre 111 milioni di euro, ma non riescono a fare neanche questo”.
Così, mentre nel Nord Italia si discute solo di alta velocità, in Sicilia il Governo Crocetta piega la testa di fronte all'assurdità delle Ferrovie dello Stato di bloccare tutti i treni a Messina, eliminare il traghettamento ferroviario e, di fatto, cancellare la continuità territoriale. La manifestazione #ilferribottenonsitocca organizzata il 14 febbraio scorso ha stoppato questa ipotesi, ma quando Trenitalia cambierà gli orari a dicembre la bomba potrebbe sempre esplodere.
“Le rassicurazioni di Montalto, che ha incontrato i lavoratori ex Ferrotel alla fine dell'audizione, le accogliamo come gradito gesto di solidarietà nei confronti di chi non sa più come sbarcare il lunario giornaliero -conclude Massaro- ma non serviranno a fermare la protesta se in tempi brevissimi alle parole non si sostituiranno i fatti, con la ricollocazione dei 30 lavoratori disoccupati”.
