#Sicilia. Regione, rinnovato il contratto alla Monterosso

Patrizia Monterosso
Patrizia Monterosso

“L'acida ciliegina sulla rancida torta del governo”. Così il Movimento 5 Stelle all'ARS dopo la conferma della Patrizia Monterosso ai vertici della burocrazia siciliana, definita “il sigillo su un'esperienza governativa fallimentare e da archiviare nel più breve tempo possibile. Crocetta – dicono i deputati M5S all'Ars – ha perso l'ultimo autobus della decenza, l'estrema occasione per turare almeno una delle innumerevoli falle della sua inqualificabile amministrazione. Mentre il governo è sordo e insensibile alle grida di dolore di migliaia di precari, il presidente era affaccendato a risolvere i problemi del super precario d'oro, l'unico evidentemente che gli sta veramente a cuore, tanto da dribblare a cuor leggero la condanna definitiva della Corte dei Conti da un milione e 300 mila euro a carico del segretario generale e da orchestrare in suo favore la strenua difesa all'ARS in occasione della mozione di censura da noi presentata.

Crocetta -continuano i parlamentari- la smetta di mostrare i muscoli solo con qualche Pip e con un paio di forestali. Dimostri di essere forte pure, e sopratutto, con i forti, come mai ha saputo fare: con la Monterosso in questo frangente, o con il governo Renzi ogni volta che c'è da trattare accordi economici con Roma. Ci sarebbe piaciuto – concludono i deputati 5 Stelle- che Crocetta avesse adoperato la stessa solerzia usata per il rinnovo del contratto col delle somme dovute dalla Monterosso, cosa di cui non sappiamo nulla”. La Monterosso è stata condannata dalla Corte dei Conti a pagare oltre un milione di risarcimento danni per la vicenda dei fondi extra budget erogati ad alcuni enti che gestivano la formazione professionale”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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