Sicilia, all’asta quasi 10 mila case. M5S: “In Parlamento la legge sull’impignorabilità”

Case pignorate all'astaDa destra a sinistra, passando per i 5 Stelle, tutti insieme per salvare le prime case dai pignoramenti non solo in Sicilia, ma in tutto il Paese.

“In questo campo non ci sono steccati e schieramenti, la prima casa è un bene sacro per tutti a prescindere dai partiti e dalle appartenenze. Per questo tutti dobbiamo spingere in un'unica direzione e cercare di portare subito in parlamento la legge sull'impignorabilità che abbiamo approvato all'Ars recentemente”.

Così Vanessa Ferreri, deputato del Movimento 5 Stelle all'ARS, che oggi ha lanciato un appello ai parlamentari  di Camera e Senato di tutte le forze politiche perché si impegnino per far inserire nell'agenda nazionale la legge voto varata dall'ARS in ottobre, che prevede la tutela non solo per la prima casa ma anche i per beni mobili e immobili necessari per l'esercizio dell'attività imprenditoriale.

Attualmente in Sicilia sono stati messi all'asta quasi 10 mila immobili, la metà dei quali abitazioni. “E il trend -dice la Ferreri – è in aumento. Da giugno a oggi i numeri sono lievitati di quasi il 50% nella sola provincia di Ragusa”.

ferreri Movimento 5 Stelle
Vanessa Ferreri Movimento 5 Stelle

All'incontro di oggi, organizzato a Roma all'auditorium della Confesercenti dall'associazione Avviso pubblico, erano presenti tra gli altri il capogruppo del M5S all'ARS Valentina Zafarana e diversi politici.

Tra questi anche alcuni rappresentanti del Comune di Vittoria, dove l'alto numero di pignoramenti ha quasi assunto i connotati di un'emergenza sociale e un uomo si è anche ucciso.

“La nostra legge, nella quale sono conferiti altri due ddl – spiega la Zafarana – nasce con il fondamentale apporto della base e di grandi frange della società, che hanno contribuito a migliorarla con preziose indicazioni.

Occorre ora fare il passo più importante: farla diventare legge dello Stato“.

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Domenico Siracusano

Attore e osservatore dei fenomeni sociali e politici, scrive da quando i giornali di quartiere erano di carta e si credeva che un bell’articolo di analisi potesse smuovere le coscienze e forse le montagne. Nel 1997 fu il primo a parlare di casta e gettoni di presenza, beccandosi minorenne una querela, poi ritirata, da un consigliere di Quartiere. Affianca la scrittura all’organizzazione di viaggi con il CTS. Un giorno scriverà di luoghi e destinazioni lontane e sarà un inviato specialissimo.

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