Sì della Camera all’OdG Garofalo contro le dismissioni FS

minuettfsDopo 20 anni di indifferenza il Governo si è accordo che in tema di trasporto ferroviario qualcosa in Sicilia non va. Così ieri la Camera ha approvato l'Ordine del Giorno presentato da Enzo Garofalo contro la politica di dismissioni attuata in Sicilia dal Gruppo FS.

Il documento impegna quindi il Governo ad intervenire nei confronti delle Ferrovie dello Stato perché si migliori l'organizzazione e si alzi il livello di efficienza dei destinati ai passeggeri sulle tratte Siracusa-Messina e Palermo-Catania-Messina.

Da rivedere ovviamente anche il piano industriale di dismissioni del prossimo triennio che FS intende attuare nell'Isola.

Inoltre, compatibilmente con la possibilità di spesa l'Esecutivo nazionale dovrà adottare  “misure finanziarie volte a potenziare il sistema ferroviario siciliano, i cui evidenti ritardi infrastrutturali e dei servizi…. accrescono il gap d'integrazione di aree come quella della Sicilia, o del Mezzogiorno in generale, nei progetti di rete finalizzati a modelli qualitativi di mobilità italiana in relazione a quelli comunitari”.

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Enzo Garofalo, deputato PDL

“La rotta ferroviaria Palermo-Catania-Messina risulta essere tra le dieci peggiori tratte a livello nazionale utilizzate dai pendolari- si legge nel documento di Garofalo– ed i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte e provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie delle suesposte tratte”.

Ma nell'Ordine del Giorno la Camera contesta al Governo l'avere fino ad oggi disatteso gli impegni assunti formalmente il 17 gennaio scorso, quando approvò una mozione che prevedeva un nuovo piano industriale concordato con il Gruppo Ferrovie dello Stato per incentivare lo sviluppo e l'ammodernamento della rete ferroviaria nel Meridione ed il potenziamento dei servizi nella tratta Nord-Sud.

“Ora –commenta Garofalo- il Governo ha l'obbligo di intervenire per determinare un'inversione di rotta nella politica di Ferrovie dello Stato che rappresenta una palese violazione del principio di continuità territoriale costituzionalmente garantito”.

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