Servizi sociali, i lavoratori pronti alle barricate

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Una protesta dei lavoratori dei servizi sociali

Nonostante le promesse il Comune non ha pagato neanche una fattura alle cooperative sociali. Tra i lavoratori la tensione va alle stelle e, come aveva minacciato la settimana scorsa il segretario generale della FP Cgil Clara Crocè, sono pronti alle barricate.

“Le accese proteste di qualche giorno fa -spiega Clara Crocè- culminate con l'occupazione di Palazzo Satellite, sede del dipartimento di riferimento, sono solo alcuni dei segnali che testimoniano la grande insofferenza del settore. Un malessere di cui, ancora una volta, si fanno portavoce le organizzazioni sindacali. Con il segretario generale della Cisl FP Calogero Emanuele e con quello della Uil Pippo Calapai abbiamo scritto all'amministrazione chiedendo l'immediato pagamento degli stipendi dei lavoratori che da mesi ormai sono ridotti alla fame e devono comunque garantire i servizi. E' allucinante che  da giorni sindacati  e lavoratori facciano la spola tra il Dipartimento ai Servizi sociali e la Ragioneria Generale per chiedere lo stato dell'arte in merito al pagamento degli stipendi senza avere risposta.  A tutt'oggi centinaia di lavoratori sono alla fame, senza alcun mezzo di sussistenza. Chiediamo l'immediato pagamento degli stipendi entro domani altrimenti da venerdì sarà inevitabile la mobilitazione dei lavoratori”.

I ritardi accumulati nel pagamento degli stipendi vanno da quattro a sei mesi. Un arco di tempo durante il quale gli oltre 700 dipendenti delle cooperative che gestiscono i servizi sociali per conto del Comune, che la settimana scorsa ha concesso una proroga di un mese, hanno comunque garantito le prestazioni agli anziani, ai ed ai ragazzi dei Centri di Aggregazione Giovanile.

“Fino ad oggi -spiega il segretario generale della Cisl FP Calogero Emanuele- non è avvenuto alcun pagamento perché gli uffici del Dipartimento Servizi sociali non hanno ancora trasmesso alcuna determina di pagamento né all'INPS (che a sua volta dovrebbe autorizzare il pagamento dei contributi delle varie cooperative in sostituzione delle stesse) né alla Tesoreria Comunale. Gli uffici economico-finanziari, pur avendo dichiarato la disponibilità ad emettere i relativi mandati di pagamento non sono nelle condizioni di farlo proprio perché manca l'input da parte degli uffici amministrativi dei servizi sociali. Allora ci domandiamo che sta succedendo e che succederà”.

Pronti quindi sindacati e lavoratori a scendere nuovamente in piazza. “In mancanza del pagamento entro domani – dice Emanuele – si passerà alle manifestazioni di rivendicazione che vedranno tutti i sindacati insieme per fare finalmente chiarezza e quindi poter pagare i lavoratori che vantano oltre quattro stipendi. Ma se questo è l'inizio possiamo immaginare cosa succederà nei prossimi giorni sapendo che ad oggi nessun incontro è avvenuto per l'approvazione dei nuovi bandi di gara”.

Situazione incandescente anche a Casa Serena, dove la cooperativa che gestisce il servizio pur avendo incassato due fatture ha deciso di pagare un solo mese di stipendio. “Inaudito e impensabile – sostiene Emanuele – bisogna prendere posizione e a farlo devono essere anche il Commissario e il Prefetto visto che sono stati assunti impegni per la normalizzazione del settore. Purtroppo solo chiacchiere”.

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