#SerieD. Presentato l’organigramma societario del nuovo ACR Messina

Si è svolta questa mattina all'auditorium della Gazzetta del Sud la conferenza stampa di presentazione del nuovo Messina presieduto da Pietro . Presenti anche il sindaco Accorinti, il vice presidente Matteo Sciotto, il responsabile delle relazioni istituzionali Niki Patti e il dg Giovanni Carabellò. A presentare il collega Orazio Raffa.

IMG 20170831 113021
Matteo Sciotto, Accorinti, Patti, Pietro Sciotto, Raffa e Carabellò

“L'entusiasmo è fondamentale nella vita e nello sport – esordisce Accorinti. Ci vuole programmazione per raggiungere qualsiasi obiettivo. Non abbiamo avuto continuità negli ultimi anni, speriamo di averne adesso. Lo sport non è un qualcosa di secondario, bisogna darne importanza. Il presidente vuole portare la società in B nel più breve tempo possibile. È importante avere un buon settore giovanile, perché tutte le squadre, anche le più grandi hanno un ottimo vivaio. Con Celeste e San Filippo a disposizione bisogna avere un campo per gli allenamenti e uno per le partite, non si può usare lo stesso per entrambe le cose. Chiedo uno sforzo in più alla società per il futuro del calcio a Messina”.

Parola a Pietro Sciotto: “Ringrazio il sindaco per avermi scelto come presidente. Sono laureato a Messina in materie letterarie, lavoro da 35 anni per portare avanti la mia azienda e così farò anche con il Messina calcio. I bilanci devono essere a posto, bisogna partire dai giovani. Sono punti fondamentali per me. Ho sempre avuto il desiderio di diventare il presidente del Messina, questo sogno si è avverato. A primo impatto ho visto un qualcosa di importante, sono abituato a fare fatti e non parole. Farò di tutto per portare in alto il Messina. Siamo stati ammessi in D il 10 agosto, il 14 ha avuto via libera per tesserare i giocatori. Oggi completeremo la squadra e la società, con un organigramma degno e importante. Noi andremo in casa e fuori per vincere, la squadra è pronta per partecipare al campionato. Non appena il mister mi dirà chi comprare in futuro io lo farò. La figura del ds in D non è come in C. Sono presuntuoso nel dire di essere in grado di poter prendere i giocatori, sempre collaborando con l'allenatore. Mi auguro di poter andare a giocare al Celeste al più presto. Sono convinto di tornare in quel campo, e per come la vedo io il San Filippo è troppo grande per questa categoria, sogno la bolgia del Celeste”.

“Avete conosciuto il presidente attraverso le parole, è un uomo che ha tanto entusiasmo e vuole rilanciare il calcio a Messina – afferma Niki Patti. Questa società è vergine, non risente di quanto fatto nell'ultimo decennio. La società chiede fiducia, la fretta è cattiva consigliera. Le cose non sono andate come avremmo voluto, ma si è fatto bene fino a oggi e si farà altrettanto bene in futuro. Il merito di Sciotto è quello di aver salvato il calcio a Messina, è stato l'unico a presentare un'offerta per creare questa società. La città ha fatto 1.300 abbonamenti supportando una società inesistente, quindi mi auguro che questi tifosi diano fiducia anche a questa società, sarebbe una base solida per partire. L'investimento di Sciotto è importante, bisognerà fare altri sacrifici in futuro, e se la squadra verrà seguita dalla gente, avrà una motivazione in più per andare avanti, questo è un mio desiderio più che altro. Diamo fiducia a questo uomo pieno di entusiasmo”.

FB IMG 1504127462880
Il nuovo logo dell'ACR Messina

Parola anche a Matteo Sciotto, fratello di Pietro e vice presidente: “La scelta di mio fratello è dettata da un sogno e da una passione per il calcio e per il Messina. La società è dei messinesi, questo non deve sfuggire a nessuno. Tutti dobbiamo lavorare nella stessa direzione affinché questa società possa avere presente e futuro e per ottenere i risultati prefissati. Sono stati anni di amarezze, non possiamo caricarci di responsabilità di altri. Domenica non finisce il campionato, ma comincia, e ci auguriamo che con l'andare delle settimane si possa recuperare quel gap tale da permetterci di gioire a fine ”.

A concludere il dg Carabellò: “Il calcio deve essere pronto a restituire qualcosa al territorio e agli appassionati. Bisogna avere chiarezza e serietà in tutti i rapporti. Noi messinesi siamo stati sbeffeggiati da certi comportamenti. Dobbiamo dimostrare di saper fare calcio ai livelli che ci competono. Vorrei chiudere con una massima di Franco Scoglio: “La squadra, la stampa, la tifoseria””.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *