Sei “tinto” se ti tingi, la vendetta

Quanto l'immagine deve essere adeguata al contesto in cui la si propone? L'argomento che oggi andiamo a ritrattare è l'uomo tinto. A quanto pare, dopo aver letto i messaggi che mi sono arrivati dopo l'ultima pubblicazione nella mia rubrica, ha bisogno di essere approfondito.

Ho scoperto che esistevano e non so se esistono ancora ad oggi, delle aree riservate, dei privée nei vecchi saloni dei barbieri, quasi come se ci si dovesse nascondere durante quell'intimo momento dall'occhio indiscreto dei pettegoli. Anche se poi, uscendo da dietro quelle tende, l'effetto sorpresa non è certo peggiore della vista di una messa in posa della tintura.

Già, perché nell'immaginario collettivo, vedere una donna spennellata e cosparsa sul capo da pappette multicolor e impacchettata  nella stagnola non è come vedere la stessa scena su un uomo. Effettivamente, pensateci: è peggio per una donna vedere un bel maschietto nudo in mutande e calzino bianco corto oppure con il capello costellato di pigmenti mogano?

Rido sola mentre scrivo, pensando e immaginando il nostro presidente della Regione Rosario Crocetta. Ma lui, quanto tempo starà in posa con pappetta e stagnola sulla testa? Certo, se io lavorassi per uno di quei settimanali pettegoli come paparazzo, più che mettermi alla ricerca del nuovo fidanzato del nostro Crocy  aspetterei ore, mi apposterei dal suo barbiere, lo pagherei e farei di tutto per poterlo fotografare in quelle condizioni.

Sembra tra l'altro che anche il premier Renzi ultimamente abbia scelto di dare delle spruzzatine di sale e pepe alla sua poco folta chioma. Forse per sembrare più credibile, più maturo, più rassicurante o, semplicemente, per adeguarsi appunto alla metrosexuality che ormai si è saldamente insediata nei palazzi del potere. E comunque, continuando a preferire il brizzolato, se dovessi scegliere tra i due senza dubbio farei vincere i colpi di luna del premier alla criniera porpora di Crocy.

Non sono omofobica e questo è cosa , ma il premier sceglierebbe me e probabilmente un minimo ci terrebbe alla mia opinione, mentre il presidente della Regione Sicilia non mi degnerebbe neppure di considerazione. Della mia approvazione Crocy sicuramente non se ne fa nulla, ma questa sua nuance, secondo me, non piace a molte e a molti. Ciò detto, baci a pioggia e #oravidemu!

Mariangela Donato

Speaker radiofonica, blogger, conduttrice tv, mamma, portatrice sana di battute a raffica anche quando è giù di corda e chi più ne ha più ne metta, La Donato “viveur” è una messinese in fissa con il “savoir faire”. Su Sicilians scrive su abitudini e modi di fare soliti e insoliti, nostrani e non, prendendoli e prendendosi un po' in giro. La sua rubrica "Mi state tutti sul tacco" è la penna pettegola e pungente del nostro giornale.

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