Se tre Chirurgie possono bastare…

OspdaleMilazzoChe a mettere le mani nella sanità messinese qualcosa resti sempre tra le dita è cosa ben nota. E questa volta, a non essere sufficientemente chiari sono i meccanismi che regolano le nomine dei che dovrebbero gestire le strutture ospedaliere di competenza dell'Asp 5. A tirare fuori la vicenda è Franco Rinaldi, deputato del PD all', che in un comunicato mette nero su bianco quello che tutti gli addetti ai lavori sanno da tempo: per le divisioni di chirurgia degli ospedali di Taormina, Milazzo e Barcellona c'è un unico primario, Vincenzo Morici. “In una situazione del genere –commenta Rinaldi- viene da chiedersi in quale considerazione è tenuta la salute dei cittadini da chi è chiamato ad operare simili scelte”.

La triplice nomina di Morici è dovuta a Francesco Poli, l'ultrasettantenne Direttore Generale dell'Ospedale Garibaldi di Catania e commissario straordinario dell'ASP 5 di Messina, dove viene due giorni a settimana. “Lo riteniamo un vero e proprio scavalco -dichiara Attilio Andriolo, segretario provinciale della Cgil Medici. Abbiamo chiesto chiarimenti e provvedimenti, ma non ci è stata concessa alcuna risposta. Sappiamo della richiesta di pubblicazione del concorso di primario di chirurgia. Ma è un percorso lungo perché tra pubblicazione e selezione richiederà almeno dai sei ai dieci mesi. Nel frattempo, rimane alla dirigenza il dottor Morici e ci chiediamo come faccia a gestire le tre strutture in maniera efficiente, trattandosi di un solo uomo. Ritengo che non sia possibile e ovviamente saranno i cittadini a pagarne le conseguenze. Per di più ha anche dato l'incarico di sostituzione al dottor Giuseppe Cimino per tutt'e e tre le strutture”. Nomina, quella di Cimino, che risale a gennaio e che aveva scatenato gli strali non solo di Andriolo ma anche del segretario della FP Cgil Clara Crocè, che all'epoca avevano sottolineato che “l'incarico è stato prorogato in aperta violazione della normativa vigente in materia con un escamotage per bypassare le procedure previste per il conferimento degli incarichi” e avevano chiesto la revoca della delibera a Cimino, che allora era il primario della Chirurgia a Milazzo.

A Cimino infatti lui era stata affidata per cinque anni l'Unità Operativa Complessa di Chirurgia del nosocomio mamartino Milazzo. La seconda per altri quattro mesi, quella contestata da Cgil e Cisl, è stata concessa utilizzando l'articolo 15 della legge 502 del '92. Immediata la denuncia di sindacati e partiti, che sottolineavano come questa possibilità sia prevista per strategie aziendali di “valore aggiunto rispetto all'ordinaria gestione”, come recita lo stesso articolo. Tutto in regola, perciò, se solo un normale esercizio dirigenziale presso un reparto fosse considerato un valore aggiunto, piuttosto che ordinaria gestione.

Infine, per dare un chiaro segno di rinnovamento, con una disposizione di servizio del 31 maggio scorso, Cimino è nominato sostituto di Morici in caso di assenza di quest'ultimo per le Chirurgie degli ospedali di Milazzo e Barcellona.

In ogni caso, la realtà dei fatti è che per due giorni  a settimana Morici deve essere presente a Milazzo, lasciando scoperto il reparto di Taormina, oltre a dover coprire in caso di emergenza anche Barcellona. “Se –aggiunge Rinaldi- questa scelta è dettata da motivi di budget, buon senso vuole che qualunque calcolo ragionieristico passi in secondo in piano quando è evidente il rischio di un cattivo servizio che mette a repentaglio la salute delle persone. Senza considerare –conclude il parlamentare del PD– che questa situazione rischia di mettere in difficoltà proprio Morici che già due anni fa denunciò una serie di disparità nell'ospedale di Taormina tra la Chirurgia generale, da lui diretta, e la Chirurgia oncologica a favore di quest'ultima”.

Raggiunto telefonicamente, alla nostra richiesta di chiarimenti il dottor Poli ha risposto di fissare un appuntamento presso la segreteria, rifiutandosi di rilasciare qualsiasi dichiarazione in merito a questa vicenda.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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