Saltano le trattative con Caronte&Tourist e si va allo sciopero

Caronte Tourist Cartour Gamma 20100115 2971
Una delle navi della flotta C&T

E' ancora braccio di ferro tra Caronte&Tourist e sindacato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. L'azienda non cede, le organizzazioni sindacali neanche e ormai si va verso lo sciopero. A proclamarlo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fima Fast Confsal, Ugl Mare, Admi Marittimi e UsclacUncdim.

La rottura si è consumata durante l'incontro di questa mattina, quando l'azienda ha ribadito che se i lavoratori non accetteranno le  condizioni proposte, parte dei servizi sarà svolta da una nuova società armatrice che utilizzerà marittimi neoassunti e retribuiti con il solo salario di base previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

“L'offerta non trattabile di Caronte&Tourist -spiega Pino Foti della segretaria provinciale della Cgil di Messina- consiste nell'aumento del numero di giornate lavorative che ogni marittimo dovrebbe effettuare per far fronte al maggior numero di corse richieste per l'approdo di Tremestieri. La proposta comporta anche un aumento della quota di salario aggiuntivo”.

Il punto di scontro però non riguarda gli aspetti economici ma l'aumento del numero delle giornate, che per il sindacato comporterà lo stravolgimento dei turni attuali, conquistati a suon si scioperi e battaglie dei lavoratori.

“Turni ed orari di lavoro, così come le retribuzioni, almeno fino al dirompente ingresso di BluFerries nel mercato del traghettamento, erano pressoché simili sia per i marittimi privati che per quelli di RFI -spiega ancora Foti. L'alterazione di questo equilibrio avviata da BluFerries da qualche anno ha offerto l'assist a Caronte&Tourist  per spostare la concorrenza solo sul costo del lavoro. La Filt-Cgil, ma anche Fit Cisl, Uiltrasporti, Fima Fast Confsal, Ugl Mare, Admi Marittimi e Usclac Uncdim hanno contrapposto invece una soluzione diversa e poiché già all'interno della stessa azienda e delle altre società del gruppo esistono differenze retributive e di turnazione, hanno proposto di coprire il maggior numero di prestazioni attraverso un impiego più articolato di tutto il personale che salvaguardi i turni di lavoro, offra possibilità di assunzioni e di crescita e sani per quanto possibile le attuali differenze”.

Durissime le accuse a Caronte& Tourist, cui si rimprovera di giocare sui bisogni dei lavoratori dopo aver lanciato l'idea “che una nuova società crei nuovo lavoro e che sono le tutele che ostacolano quest'ultimo. Dietro questo slogan c'è invece un pericolosissimo attacco ai diritti non solo perché la proposta del sindacato presupponeva assunzioni,  ma anche perché  il disegno della società punta creare nuovi occupati senza diritti per togliere i diritti di coloro che già li hanno”.

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