Romanzo di una strage

romanzodiunastrage1Romanzo di una  

Paese: Italia

Genere: Drammatico/Storico

Durata: 130 minuti

Regia: Marco Tullio Giordana 

Tornano alla ribalta gli autori de “La meglio gioventù” con quest'opera sul periodo più buio della nostra storia. Il 12 dicembre 1969 la strage di Piazza Fontana uccide 14 persone e ne ferisce altre 88. La Questura segue la pista anarchica e il caso è affidato a Luigi Calabresi, Antonino Allegra e Marcello Guida, che seguivano casi simili con bombe e attentati già da un po' di tempo. 

Giuseppe Pinelli è uno dei tanti fermati per accertamenti. Calabresi lo conosce, sa che è un anarchico, ma di quelli tranquilli e lo rispetta. Pietro Valpreda è invece un violento, il sospettato ideale, riconosciuto perfino da un tassista sul luogo della strage e per ottenere la conferma dei loro sospetti, in Questura trattengono illegalmente Pinelli ben oltre i tempi consentiti. Dopo tre giorni di interrogatori Pinelli precipita da una finestra e muore. 

Non si riesce a capire come sia successo, la Questura tenta di coprire il tutto ma lo fa male e Luigi Calabresi è incolpato di quella morte pur non trovandosi neppure nella stanza al momento del fatto. Calabresi continua imperterrito ad indagare sulla strage nonostante tutto; alcuni magistrati scoprono diversi gruppi di estrema destra pieni di giovani arrabbiati dopo i movimenti del '68 e disposti a tutto e con la complicità di alcuni rami dei servizi segreti. Calabresi non crede più alla pista anarchica. Poco prima di essere ucciso in un attentato, Luigi Calabresi aveva scoperto un deposito clandestino di armi in uso a diversi gruppi neonazisti… 

Una difficile sceneggiatura resa magistralmente, fa venire fuori un'opera forte e accurata, ma che necessita un certo impegno, soprattutto all'inizio. Dopo, la narrazione si fa più scorrevole, con tempi narrativi calmi ma non lenti, scanditi dalle interpretazioni eccellenti di attori quali Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Giorgio Tirabassi. Gente che non fa rimpiangere mostri sacri, ahinoi, ormai perduti come Tognazzi, Mastroianni e Gassmann, anche se è presto per metterli sul loro stesso piano. O no? Consigliato a tutti quelli convinti che la storia nazionale si concluda con la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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