#Regione. Net Left: “L’assessore Baccei certifica il disastro della Sicilia”

Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta (Foto Paolo Furrer)
Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta (Foto Paolo Furrer)

La Sicilia è al collasso economico. L'analisi dell'assessore al Bilancio Alessandro Baccei contenuta nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria non lascia dubbi.

Le famiglie arrancano per arrivare alla fine del mese, le aziende chiudono una dopo l'altra, la disoccupazione aumenta a ritmi preoccupanti.

Una situazione che secondo Luca Lecardane, coordinatore regionale di Net Left, certifica “senza possibilità di dubbio il fallimento dei governi regionali e dei suoi assessori al Bilancio (con un'eccezione, quella di Franco Piro, che stava aggiustando i conti della Regione ma lo fecero subito fuori) degli ultimi 20-30 anni.

Quello che scrive Baccei è devastante e sottolinea come la logica emergenziale con cui si sono affrontate le questioni senza un minimo di programmazione, così come i tagli orizzontali alla spesa, abbiano peggiorato il quadro economico con il crollo dei consumi enormi persino per nutrirsi o curarsi, il calo del PIL del 7,4% e della produzione in tutti i campi. Dall'agricoltura al settore servizi. Il tutto, e lo dice l'assessore mandato da Roma, ingigantito dalla sottrazione di risorse che il governo centrale sta applicando alla Sicilia. Tagli che, come scritto da noi negli ultimi mesi, ammontano a 3 miliardi di euro, con la collaborazione del presidente  Crocetta”.

Inesistenti le prospettive, seppur minime, di miglioramento. Non dimenticando che la situazione attuale è stata determinata negli ultimi 3 decenni da tutti i partiti dell'arco costituzionale, seppur riciclati con nomi apparentemente diversi.

“Partito Democratico, Forza Italia, UDC, , , Democratici riformisti: tutti hanno contribuito con il gentile aiuto di una grossa fetta di siciliani. Che spinti dalla necessità e dalla voglia di cercare le vie più facili, hanno creduto alle promesse elettorali più mirabolanti, senza analizzare i programmi e, ovviamente, anche con l'aiuto della mafia, come dimostrano le condanne degli ultimi due ex presidenti della Regione.

Mafia che ha voluto mantenere nel sottosviluppo la Sicilia, spesso col beneplacito della politica e con un aiuto decisivo del governo nazionale di Renzi, ma anche dei precedenti, che hanno usato la Sicilia solo come bancomat elettorale”.

Net Left lancia un appello all'area Civati del PD, a SEL, alla Rete Socialista, ai sindacati e alle associazioni datoriali, ai movimenti locali come Alcamo Bene Comune, , Officine Siciliane e alle associazioni studentesche “per iniziare un percorso virtuoso senza capi, collettivo, che crei un serio progetto politico”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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