Pronta l’ordinanza per lo sgombero del PalaNebiolo

Palanebiolo 2
I TIR con le tende entrano al PalaNebiolo (Foto Tonino Cafeo)

Pronta l'ordinanza del sindaco Accorinti per lo sgombero del PalaNebiolo. A motivare il documento, che dovrebbe andare in pubblicazione domani, ragioni di allarme sanitario.

Intanto montano le polemiche sulla tendopoli che questa mattina i Vigili del Fuoco hanno iniziato a montare. “Questa amministrazione esprime profonda contrarietà per quanto sta avvenendo. Il comportamento del prefetto è uno schiaffo alla città”.

A dichiararlo è l'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo. Uno che ultimamente di schiaffi ne ha rischiati un bel po' da parte dei lavoratori dei servizi sociali, visto che il settore è allo sbando e solo una forzatura dei sindacati nei giorni scorsi ha impedito l'ennesimo danno (una gara ad diretto per 41 giorni) nei confronti degli operatori, degli anziani, dei disabili e delle loro famiglie.

Tornando al problema dei 182 migranti ospitati nel PalaNebiolo, sul posto oggi a rappresentare il Comune c'era l'assessore Mantineo, che ha contattato il funzionario di turno nel Gabinetto del ministro dell'Interno Alfano, lamentandosi della decisione del Viminale di allestire una tendopoli e preannunciando “un conflitto istituzionale molto serio se domani, durante l'incontro del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione non si accetterà la proposta di trasferire tutti al villaggio Le Dune di Mortelle, che avevamo già prospettato un mese fa”. Il rettore dell'Università Pietro Navarra rientrerà domani a Messina da un viaggio all'estero e gli si chiederà di revocare l'uso del PalaNebiolo.

Intanto i messinesi, almeno quelli che frequentano i social network stando a quanto si legge, all'improvviso scoprono la solidarietà verso gli immigrati ed è tutto un fiorire di prese di posizione in difesa dei profughi che il Viminale ha dirottato in riva allo Stretto.

“In seno al Consiglio Territoriale per l'Immigrazione dell'8 ottobre scorso -scrive il consigliere del PD Nicola Cucinotta- era stato dichiarato che la permanenza al PalaNebiolo dei migranti sarebbe durata non più di 3 giorni e in quell'occasione si invitarono le istituzioni presenti a individuare altre strutture più consone all'accoglienza. Ad oggi sono ancora in tale sito, anzi da 30 sono diventati 182.  La maggior parte dei 182 “ragazzi dalla pelle scura” ha nazionalità diverse, come è possibile farli convivere tutti insieme in dei container presso il “Diamante” dell'Annunziata, con servizi igienici non adeguati a supportare l'utenza e senza alcuna privacy?

Chi ne trova giovamento sono solo i gestori del servizio di ospitalità -dichiara ancora l'esponente del PD. Il sito del PalaNebiolo dell'Annunziata non può divenire un campo profughi nel cuore residenziale della città. Pur riconoscendo l'impegno al Sindaco Accorinti, ritengo che le missive e le parole non bastino, bisogna passare ai fatti e non concepisco che su argomenti di tale importanza non ci sia da parte di questa amministrazione un progetto politico.

Le decisioni prese per la realizzazione di questo “non-luogo” appaiono in palese contrasto con i principi di partecipazione democratica dal basso che nei mesi passati hanno contraddistinto il manifesto del sindaco Renato Accorinti -conclude Cucinotta. Renato sveglia! L'arrivo dei ragazzi africani a Messina, si sta rivelando un pericoloso boomerang per la città e per il sindaco pacifista”.

Sulla vicenda interviene anche il presidente dell'Arcigay Rosario Duca, che spera in una risoluzione definitiva nell'interesse di tutti. “Chiedo che si dia possibilità ai rappresentanti delle associazioni di essere presenti all'interno del PalaNebiolo (senza tendopoli) -dichiara Duca- e in altre strutture dove si ospiteranno gli ospiti in esubero, in modo da dare tutta l'assistenza morale. Inoltre, si ricevono lamentele in merito al cibo che è distribuito e chiedo che i rappresentanti di associazioni possano avere accesso anche al controllo dello stesso attraverso personale qualificato”.

L'assemblea congressuale del “P. Impastato” di Rifondazione Comunista sottolinea che “sono interni al vasto mondo associazionistico che in questi giorni si sta opponendo alla scelta disumana e scellerata della così detta “tendopoli” chiaramente dovuta all'intenzione di sottoporre i migranti ad un controllo militare e poliziesco assolutamente ingiustificato. Chiediamo all' di proseguire sulla determinazione di intimidire strutture idonee ed inclusive per permettere a questi giovani di godere effettivamente del diritto di asilo, conformemente all'articolo 10 comma 3 della Costituzione”.

Il Movimento “Cambiamo Messina dal Basso” ritiene invece “che le condizioni in cui versano i migranti al Palanebiolo abbiano già evidenziato gravi problematiche dal punto di vista igienico-sanitario e che la decisione del prefetto di predisporre l'installazione di una tendopoli nell'attiguo campo da baseball leda oltremodo la loro dignità personale. Inoltre una simile decisione non soddisferebbe adeguatamente una giusta sistemazione logistica dei migranti e danneggerebbe irrimediabilmente un'importante struttura sportiva di cui la città sarebbe privata per lungo tempo”.

Ha collaborato Tonino Cafeo

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