Precariato in Sicilia, la Cisl: “Subito un’unità di crisi”

Impiegati“Ci auguriamo che il presidente confermi l'incontro con il sindacato preannunciato per giovedì per discutere insieme di precariato in Sicilia”. Così Maurizio e Gigi Caracausi, segretario della Cisl Sicilia l'uno, della Funzione Pubblica regionale l'altro.

“E  ci auguriamo -si legge in una nota Cisl- che al confronto che attendiamo il governo non si presenti con generiche rassicurazioni relativamente a modifiche da apportare durante il dibattito sulla legge nazionale di Stabilità al testo varato dalla Camera la settimana scorsa. Sarebbe infatti troppo tardi e troppo pericoloso -sottolinea il sindacato”.

Che insiste: “serve un piano regionale per il quale il governo dell'Isola deve impegnarsi a razionalizzare le risorse e realizzare risparmi così da poter assicurare l'impiego stabile dei lavoratori sulla base di un programma pluriennale”.

Pertanto, la Cisl si attende dal governo della Regione che “obblighi sindaci e amministratori locali a recuperare risorse e tagliare sprechi in via amministrativa e che li vincoli ad avviare con il sindacato un confronto capace di ridurre ente per ente ogni fattore di deficit. È questo -scrivono Bernava e Caracausi- che renderebbe credibile l'azione del governo, sia sul fronte interno (la definizione del piano di rientro per la stabilizzazione) che su quello esterno, della richiesta di eventuali deroghe a Roma. Su queste basi -precisano i due sindacalisti- la Cisl è disponibile a dare il proprio contributo di sacrifici e responsabilità. Pertanto, sia istituita subito una unità di crisi che segua passo passo gli sviluppi della vicenda, al Parlamento nazionale, in sede regionale e presso ogni amministrazione locale”.

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