Politica. Palermo, il Consiglio comunale contro lo sfratto all’Istituto Gramsci Siciliano

Antonio Gramsci Sicilians
Antonio Gramsci

PALERMO. “L'Assemblea di Sinistra Comune ha sin dalla sua nascita svolto le sue assemblee presso l'Istituto Gramsci Siciliano. Oggi più che mai sceglie di farlo come segno di attenzione verso la vertenza che vede oggi contrapposti l'Istituto e il Comune di Palermo. Una vertenza che nasce dalla minaccia di sfratto dai Cantieri Culturali, dopo decenni di resi alla citta, per gli oltre 35.000 libri, le decine di migliaia tra documenti e carte originali, collezioni archivistiche, donazioni bibliotecarie che costituiscono il patrimonio del Gramsci. Tra queste i lasciti di Pio La Torre e degli altri principali, numerosi, protagonisti della storia e delle battaglie civili, politiche e sindacali siciliane. Sinistra Comune considera una risorsa inalienabile il servizio che l'Istituto fornisce ai cittadini e alle cittadine, agli studiosi e alle studiose di tutto il mondo attraverso la sua biblioteca: un presidio civile e un bene comune culturale il cui valore è certamente superiore al canone di locazione previsto dal comunale. E dunque con esso conguagliabile, ai sensi dell'art. 16 dello stesso regolamento, attraverso le numerose, qualificate e documentate attività di servizio rese alla collettività.
Ci auguriamo che presto la vicenda trovi il giusto epilogo e che il Gramsci possa rilanciare la sua azione di promozione culturale, di formazione, di istruzione e di ricerca attraverso i tanti progetti che ha già in cantiere. Tra questi La Stanza de L'Ora, uno spazio dedicato alla collezione dello storico giornale siciliano e alle donazioni fatte al Gramsci dai suoi più importanti giornalisti, già incluso nella convenzione e non ancora dato in uso dal Comune”

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