Politica. Cinquantamila euro in più per i viaggi dell’assessore ai Beni culturali, i 5 Stelle: “Uno schiaffo ai siciliani” ma Tusa li smentisce

Emendamento SiciliansPALERMO. “Mentre le casse per la cultura siciliana piangono miseria, l' regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa pensa bene di triplicarsi il fondo per i viaggi, anzi di più. Tra gli emendamenti votati in Commissione, salta fuori un emendamento che incrementa di 50.000 euro il fondo destinato ai viaggi dell'assessore per il 2018. Capitolo che fino ad oggi ne prevedeva 20.000 annui e che adesso, secondo le intenzioni dell'esecutivo, dovrebbe salire fino a 70.000 euro. Non si tratta certamente di cifre esorbitanti, ma risultano essere un pugno allo stomaco in una regione nella quale, spesso mancano anche mille euro per effettuare la scerbatura in un parco archeologico”.  A denunciare la vicenda sono i deputati del Movimento 5 Stelle all'ARS, che contestano l'opportunità politica dell'emendamento a firma del presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona, che prevede l'incremento di 50.000 euro sotto la dicitura spese per i viaggi dell'assessore. “Siamo di fronte a un governo che chiede sacrifici agli operatori della cultura – sottolinea Gianina Ciancio – ma mendica 50.000 euro alla commissione per i propri capitoli. Non è una questione di cifre, ma di Dalla Dasegretaria segnali. È qui il segnale -chiosa Ciancio – è uno schiaffo in faccia ai siciliani”.

“Stiamo ancora aspettando la soluzione agli 80 milioni di tagli – aggiunge Nuccio Di Paola. Non è aumentando il budget a disposizione dell'assessore per i propri viaggi che si rilancia il turismo dell'Isola”.

Aggiornamento 14.15 del 20 aprile 2018

Dalla segreteria dell'assessore Tusa riceviamo e pubblichiamo:

“In merito alla pubblicazione della notizia di agenzia sull'emendamento relativo all'incremento del capitolo delle missioni dell'Assessore, è opportuno precisare che il sottoscritto si attiene alla volontà della Giunta regionale in materia di somme da destinare e che comunque la notizia stessa è priva di fondamento. In ogni caso colgo l'occasione per puntualizzare che mi atterrò, così come ho sempre fatto nella mia attività di pubblico amministratore, a criteri di massima e economicità per le spese a carico della collettività”. Sebastiano Tusa, assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana

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