#Palermo. Truffa all’Enel, arrestate le donne della banda
Mercoledì 6 maggio la Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato il 32enne di Castelvetrano Nicolò Regina e Alessandro Ingarra di 29 anni, originario di Vigevano. I due erano a capo di un'organizzazione criminale, dedita alle truffe nel settore delle forniture di energia elettrica, che operava tra la Sicilia e la Lombardia.
La banda faceva firmare a ignari imprenditori contratti di forniture elettrica con società fantasma, tramite un complesso sistema di volture però assicuravano ai clienti l'energia. Era l'Enel, in ultima istanza a essere truffata. La cifra totale si aggira intorno ai due milioni di euro.
Oggi, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari la madre e la sorella di Regina, Anna Giammarinaro di 62 anni e Carmela Regina di 29, entrambe le donne originarie del trapanese sono residenti a Isola delle Femmine. La misura cautelare è stata disposta anche per la moglie, Veronica Rosa di 32 anni, nativa di Abbiategrasso, ma da qualche tempo stabilmente a Tenerife insieme al marito.
“Le tre donne, da quanto emerso nel corso delle indagini, erano parte attiva dell'organizzazione e si occupavano, sotto la direzione di Nicolò Regina, della gestione degli affari illeciti dell'organizzazione” – fanno sapere dal Comando Provinciale della Guardi di Finanza di Palermo. Dalle Canarie, infatti, erano disposti gli ordini agli altri membri della banda. Giammarinaro gestiva i conti correnti e le transazioni bancarie, mentre Carmela Regina teneva i contatti con i clienti, occupandosi di riscuotere i pagamenti e di interagire con l'ENEL per effettuare le volture dei contatori morosi prima del distacco dell'energia. Veronica Rosa da Tenerife gestiva la fatturazione delle finte bollette.
Il GIP ha confermato la custodia cautelare in carcere per Nicolò Regina e ordinato il sequestro di tre conti correnti utilizzati per le truffe. L'operazione delle Fiamme Gialle di Palermo, che ha portato finora all'arresto di cinque persone, è iniziata a seguito di una denuncia, presentata lo scorso anno dal presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Servizio Elettrico Nicola Lanzetta.
