#Palermo. Trofeo Sicilia Outlet Village, il golf per rilanciare il turismo

golf-83871_640Domenica 26 aprile si svolgerà, al Villa Airoldi Golf Club di Palermo il Terzo Trofeo Sicilia Outlet Village.
L'evento avrà una cornice d'eccezione, infatti, il terreno, dove si disputerà la gara Stableford 9 buche, è nel cuore di Palermo. Le buche sono distribuite all'interno dei 170 mila metri quadri del parco settecentesco di Villa Airoldi, tra fontane, monumenti e d'interesse storico, culturale e artistico.

Il trofeo ha l'obiettivo di attrarre non solo gli appassionati di golf ma anche e soprattutto chi ha voglia di avvicinarsi per la prima volta a una realtà sempre più diffusa in Sicilia, terra che, in particolare per le favorevoli condizioni climatiche, ha tutte le caratteristiche per essere definita regione golfistica. E la Sicilia come il Sud della Spagna e il Portogallo può diventare uno dei mercati-chiave del green e mete privilegiate per il turismo del golf, che solo in Italia cresce del 5% ogni anno.

“Lavoriamo ogni giorno – spiega Giorgio Trupiano, presidente di Villa Airoldi Golf Club – per creare appuntamenti importanti che valorizzino il golf nel nostro territorio. La nostra mission è proprio quella di far conoscere questo sport che ha tanti vantaggi sia per la salute che per le relazioni interpersonali, offrendo la possibilità di visitare luoghi strepitosi”.

Attraverso il Trofeo Sicilia Outlet Village, che fa parte del calendario ufficiale Fig Sicilia, i giocatori tesserati potranno partecipare al contest Hole in One. il giocatore e la giocatrice che realizzeranno Hole in One riceveranno una gift card del valore di 500 euro spendibile presso il Sicilia Outlet Village.
Il contest è valido per tutte le gare ufficiali Fig dei circoli aderenti: Villa Airoldi Golf Club, Il Picciolo Golf Club, I Monasteri Golf Club, Donnafugata Golf Resort&Spa, Le Saie Golf Club, Verdura Golf&Spa .

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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