#Palermo. Trekking urbano, alla scoperta di Ballarò con Terradamare

passeggiate-a-ballaroSabato 31 ottobre si svolgerà la dodicesima Giornata nazionale del trekking urbano, che quest'anno ha come tema Cibo per l'anima, cibo per il corpo. Nell'ambito dell'iniziativa, organizzata dal Servizio Turismo del Comune di Palermo, la cooperativa Terradamare presenta: Itinerario Palermo vista dall'alto – Mercato di Ballarò. 

Nel pomeriggio alle 15  il percorso inizia dal mercato di Ballarò, cuore pulsante dell'Albergheria. Tra i vari vicoli si trovano dislocate le botteghe dei maestri, essi stessi contenitori d'eccellenza, portatori di infinite sfaccettature antropologiche, fascinazioni gastronomiche e caleidoscopici colori dei suk arabi. Il percorso continua con la visita del complesso monumentale di Santa Chiara, sorto come convento di clausura nel XIV secolo, viene riconfigurato durante i secoli, conservando ancora suggestive tracce storico artistiche, tra cui anche un vasto brano di mura puniche all'interno del teatro salesiano, databili tra il V ed il VI secolo avanti risultano essere un'ulteriore testimonianza del complesso pluristratificato dell'antica Panormus.  E poi, la chiesa e la torre di San Nicolò all'Albergheria da dove si scopre il più bel panorama della città vecchia, monumento significativo dal quale è possibile ammirare tutto il centro storico dall'alto. Attraversando il mercato si giunge a piazza Carmine, un grande allargamento irregolare, dominato dal grande cupolone simbolo della sfarzosa chiesa barocca e dall'annesso convento della chiesa del Carmine Maggiore. La cupola è la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica si impone allo sguardo dello spettatore. Al suo interno la chiesa conserva pregevoli manufatti artistici che vanno dal XV al XIX secolo, tra cui un quadro del Novellli e Tommaso De Vigilia. Particolarmente affascinanti sono le colonne tortili realizzate nel 1683 da Giacomo e Giuseppe Serpotta, che traggono ispirazione dal ben noto baldacchino del Bernini. La maestria e grazia dei Serpotta si concretizza in un manto dorato con motivi decorativi, in cui, in un microscopico meraviglioso universo, vengono raccontate scene della Vergine e di Cristo.

L'oratorio del Carminello, edificato alla fine del ‘500 con finanziamenti aristocratici, è stato per secoli un oratorio dei carmelitani, che vi si riunivano per le preghiere. Fino ad un secolo fa era adibito a cimitero, come si può notare dalla cripta sottostante, ad esclusivo uso della confraternita. Contiene alcuni stucchi del grande Giacomo Serpotta La Natività e Il Riposo in Egitto, oltre a stucchi di Giovanni Serpotta. Esternamente la mole compatta dell'oratorio e la semplicità della facciata di pietra tufacea, in cui emergono solo le sobrie cornici delle finestre e del portale, non rivelano la ricchezza decorativa degli interni. Nel quartiere della Loggia si svolgerà la visita al convento di San Domenico e del chiostro con esposizione di prodotti tipici della tradizione monastica.  Si visiteranno, poi, le botteghe degli argentieri, le varie rivendite di prodotti gastronomici locali e la Chiesa di Santa Maria in Valverde, dove sarà eseguito in chiusura un concerto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *