#Palermo. Sponde Sonore, musiche e danze dal Mediterraneo

spondeTamburi a cornice dal Kossovo alla Sicilia suoneranno insieme a organetti e flauti di canna, mentre i tamburelli scandiranno i ritmi di pizziche, tammurriate e controdanze. Dal 2 al 4 giugno è in programma a Palermo la prima edizione di Sponde Sonore, un festival che si fa custode di un mondo di tradizioni e folklore in uno scambio tra musicisti, cantori e ballerini, spinti dalla voglia di confrontarsi e apprendere nuove tecniche. Protagonisti i ritmi e i suoni della tradizione popolare e del balfolk europeo, con tantissimi eventi tra concerti, seminari e workshop che coinvolgeranno artisti siciliani ed europei pronti ad animare i Cantieri Culturali alla Zisa, location della tre giorni di musica e danze dal Mediterraneo.
Sponde Sonore porta a Palermo il meglio della musica tradizionale e mette fianco a fianco importanti artisti, ricercatori, docenti di danza, interpreti e autori di musica del sud Italia, francesi e spagnoli.
Il programma. Si inizia venerdì 2 giugno, alle 18.00: lo Spazio Tre Navate ospiterà il seminario Le danze in tra Sicilia e Calabria, con Grazia Magazzù (Università di Messina) e Giorgio Adamo (Università di Roma). Verranno approfonditi il Ballettu messinese e la Tarantella di coppia nel reggino, il primo ancora vivo nei convivi, nelle feste e nei matrimoni, ma anche nel contesto dei lavori agricoli e pastorali, mentre il secondo tipico dei contesti devozionali; a seguire, alle 19.00, lo spettacolo A vucca ri l'arma del trio femminile Trizziridonna (accompagnate per l'occasione dagli allievi della Scuola di Musica e Danza di Tavola Tonda): un intimo nel tempo e nello spazio, tra i canti e le musiche tradizionali delle donne siciliane, per scoprire una storia che, attraverso cunti, suoni e canti risveglia il piacere della condivisione di una memoria comune; dalle 22.00, sarà il momento di Alfio Antico: durante il suo Semu suli semu tutti il pubblico abbandonerà per pochi attimi i rumori caotici che affollano il mondo contemporaneo per ritornare alle sonorità naturali, di cui si può godere solo in poche parti del mondo.

Sabato 3 giugno si alterneranno sul palco dell'Institut Français altri protagonisti e interpreti. Gli studiosi e ricercatori Sergio Bonanzinga (Università di Palermo), Nico Staiti (Università di Bologna) e Silvia Bruni (Università di Padova), a partire dalle 18.00, condurranno il seminario Le vie dei tamburi: dai Balcani all'Atlante, con approfondimenti sull'uso e la simbologia del tamburo a cornice in Sicilia, tra i rom in Kosovo e nei culti femminili di Meknes in Marocco, dove lo strumento viene usato quasi esclusivamente per i riti delle donne. Il momento di formazione sarà accompagnato da un incontro con alcuni degli eredi della tradizione femminile legata al tamburo a cornice in Sicilia: Nino Ajello, Felice Currò e Peppe Di Mauro; alle 22.00, il duo di violino e organetto L'Effet Dulogis, formato da Benoit Guerbigny e da François Breugnot, condividerà la passione per i parquet dei bal-folk e la musica del Poitou, per una serata di danze e saltelli sui ritmi scatenati delle Maraichines, degli Avant deux, del Pas d'etè, delle Rondes, ma anche di Mazurke, Bourrées, Valses e Scottisch.

Domenica 4 giugno si torna invece allo Spazio Tre Navate per incontrare il cantastorie calabrese Nando Brusco: in scena Tamburo è voce…battiti di un cantastorie, uno spettacolo che diventa immersione nella memoria orale della Calabria, dove il tamburo si fa interprete del ritmo per raccontare leggende e fatti storici del Mediterraneo, offerti al pubblico in forma di canti, filastrocche e cunti; si cambia ritmo alle 21.30 con le esibizioni del gruppo folclorico Cantigas e Agarimos di Santiago de Compostela, un appuntamento imperdibile che mette al centro del palcoscenico uno dei più antichi custodi della cultura tradizionale galiziana con alle spalle circa cento anni di storia; ma non mancheranno le incursioni degli allievi e dei docenti della Scuola Popolare di Danza e Musica di Arci Tavola Tonda e del progetto Artigiani Culturali.
I workshop. La rassegna, organizzata da Arci Tavola Tonda in collaborazione con l'Institut Français di Palermo, propone, oltre ai concerti e ai seminari gratuiti, anche numerosi workshop di strumento tenuti da Alfio Antico (Tamburo a cornice), Nebeda Pineiro Barros (Tamburello e percussioni galiziane), Benoit Guerbigny (organetto), Giuseppe Roberto (Flauti di canna), Luca Recupero (Marranzano) e workshop di danza: Corinne Borsotto (Bourrée d'Auvergne e danse en ronde), Benoit Guerbigny e Maria Angels Alvarez (danze del Poitou) e Damaris Vilas Perez (danze dalla Galizia). La partecipazione ai workshop è riservata ai soci Arci, ma sarà possibile tesserarsi in sede durante la rassegna.
Da segnalare il momento formativo dedicato alla del tamburello a cura di Klaus Bondì: le lezioni andranno dalla conoscenza degli attrezzi da lavoro al reperimento dei materiali, alla realizzazione della concia della pelle e alla preparazione del tamburo con il posizionamento dei sonagli, comprese le tecniche di costruzione di un tamburo accordabile; ogni partecipante porterà con sé il tamburello realizzato.

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