#Palermo. Mafia, tutti contro il libro di Riina jr

Libro Salvo Riina, Libreria Vicolo Stretto CataniaLe polemiche feroci dopo la presentazione del suo libro su Rai Uno non gli sono bastate. E in attesa che arrivi nei prossimi giorni dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia la decisione sulla richiesta di potersi allontanare da Padova, dove è sottoposto alla sorveglianza speciale dopo aver scontato una condanna di 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, Salvo Riina continua tranquillo a organizzare il tour di presentazione del proprio libro in giro per l'Italia. Tra le tappe anche Palermo e alla notizia dell'incontro organizzato per il 18 giugno nella sala più grande dell'hotel Politeama, le reazioni non si sono fatte attendere. “Il tour del figlio di Riina, che prevede la presentazione del suo libro in giro per l'Italia, non può non destare sconcerto -commenta sulla propria pagina Facebook il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente la Commissione Parlamentare Antimafia. Salvuccio Riina si sta candidando a capo di Cosa nostra per rimotivare il suo popolo. Una Cosa nostra per quanto nuova sempre feroce, com'è nella sua vigliacca tradizione. Ritengo importante ribadire questo profilo mafioso del figlio di Riina, affinché non si sottovaluti quanto sta avvenendo”.
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“Se il 18 giugno dovesse essere premesso a Salvo Riina di presentare il suo libro, sarò a Palermo per impedire questa ulteriore offesa alla memoria di mio fratello e dei ragazzi massacrati insieme a lui -dichiara in una Salvatore Borsellino, il fratello del giudice ucciso dalla mafia nella strage di via d'Amelio del 19 luglio 1992. “Niente e nessuno mi potrà impedire di farlo -incalza. Ho 74 anni, ho vissuto già 22 anni più di mio fratello, sono pronto a qualsiasi cosa”.

Indignazione anche da parte del Siap Palermo, un sindacato di Polizia. “Da poliziotti, rappresentanti di categoria, ma soprattutto da cittadini italiani, siciliani e palermitani, ci eravamo già sentiti indignati ed offesi della presenza di Riina jr alla trasmissione di Vespa su Rai 1. Abbiamo condannato e ripudiato (e sempre lo faremo) ogni forma di spettacolarizzazione del fenomeno mafioso criminale, anche quando ciò accade per mano di familiari di mafiosi ancora detenuti, che portano tra i loro trucidi trofei il sangue di decine e decine di uomini e donne di Stato, di cittadini inermi e innocenti e lo strazio eterno delle loro famiglie. Consideriamo un affronto irricevibile l'annunciata presentazione del libro, che non intendiamo neppure nominare, presumibilmente scritto dall'ormai reso noto Riina junior, proprio a Palermo, proprio a cavallo tra le date delle ricorrenze delle due terribili stragi del 1992. Il sangue innocente versato a Capaci e in via D'Amelio brucia nelle nostre vene al grido di giustizia dei colleghi che ci hanno preceduto e che sono morti per tutti, nella lotta continua al cancro infame mafioso che ormai più che sdegno sembra far spettacolo. La mafia cresce nel consenso, con il consenso, è un fenomeno culturale prima ancora che mafioso. Noi abbiamo il dovere morale e civico di opporci con ogni mezzo e strumento consentitoci dalle leggi che regolano la civile convivenza ad essa e a ogni becera forma di revisionismo che si possa fare del fenomeno stesso o di alcuni suoi personaggi.

Continuiamo a sperare che l'annunciata presentazione del libro in un noto albergo della città, ubicato in una delle storiche piazze nel cuore di Palermo non abbia ad avvenire. Ma se così fosse, abbiamo già annunciato al Questore di Palermo che saremo lì, in piazza Politeama con gli striscioni, le nostre bandiere, il cuore e l'anima del Siap di Palermo e di tutte le associazioni che siamo certi si uniranno a noi per dire no a fenomeni inqualificabili come questo. Chiediamo per questo al mondo dell'associazionismo in genere, a ogni cittadino, a chiunque rivesta un incarico pubblico o privato, politico o amministrativo, a ogni tv o radio di essere in piazza con noi, tutti uniti, per dire sì a una Palermo libera dal malaffare e dalla mafia, a una Palermo che non dimentica e che fa della memoria il suo punto di partenza verso un domani in cui i nostri figli potranno respirare il fresco profumo della libertà. Ci accerteremo se la data effettivamente prevista sarà quella del 18 giugno, intanto è per quel giorno che vi aspettiamo tutti insieme a partire dalle 16 a piazza Politeama”.

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