#Palermo. Di amore e di violenza, tavola rotonda a Villa Filippina

FilippinaSi terrà domani, venerdì 9 giugno alle 17.00, a Villa Filippina (in piazza San Francesco di Paola) a , la tavola rotonda finale del progetto Di amore e di violenza, la rassegna promossa dall'Associazione Flavio Beninati, presieduta da Carla Garofalo, iniziata a marzo e proseguita fino ad ora nell'ambito del ciclo Di maggio in maggio. Saranno presenti Beatrice Agnello, Brunella Antomarini, Maria Ales, Giulia Caronia, Teresa Di Fresco, Carla Garofalo, Federica Gennaro, Milena Gentile, Maria Giambruno, Elena Grasso, Clelia Lombardo, Valentina Picciotto, Marianna Viola. Ingresso libero.
Il progetto Di amore e di violenza si è svolto mediante un ciclo di nei quali si è cercato di comprendere il modo in cui le relazioni d'amore sono mutate nel tempo e come, nel rapporto fra uomo e donna, tendano ad affermarsi dinamiche di egoismo, narcisismo e prevaricazione che danno spesso origine ad azioni mostruose. Si è analizzato il tema della violenza nelle relazioni d'amore e nelle famiglie, con un'attenzione di volta in volta settoriale e specifica, a partire dall'Universo Mente, nucleo centrale delle intersezioni relazionali e sistemiche: coppia, famiglia, .
I linguaggi di volta in volta scelti hanno spinto a una riflessione, oltre che sotto il profilo psicologico e psichiatrico, anche sotto quello giuridico, bioetico, filologico, letterario, filosofico e comunicativo, per comprendere anche la responsabilità della narrativa utilizzata nella costruzione di un modello culturale violento, spesso poco rispettoso della dignità personale. Il tema nella sua complessità, trattato da specialisti dei diversi settori, è stato sostenuto da diversi convegni tematici e da una mostra d'arte con opere di Manfredi Beninati esposte per la prima volta a Palermo.
I contributi di tutte le diverse professionalità e individualità impegnate in questo progetto saranno raccolti e veicolati attraverso una pubblicazione, nello spirito delle raccomandazioni della Convenzione di Istanbul, secondo cui la diffusione dell'informazione è lo strumento principale attraverso cui contenere e contrastare il fenomeno della violenza di genere, esploso al punto da invadere la nostra quotidianità.

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