Pagamenti diretti alle coop, scoppia la guerra tra poveri

Protesta Servizi sociali
Una protesta dei lavoratori dei Servizi sociali davanti a Palazzo Zanca (Foto Dino Sturiale)

E' una vittoria conquistata per salvaguardare i lavoratori dei Servizi sociali in balia delle cooperative che non pagano, ma adesso potrebbe trasformarsi un un boomerang.

Rispetto ai pagamenti diretti da parte dell'amministrazione comunale di Messina ai lavoratori in arretrato di molti mesi di stipendio, prende posizione la Lega delle Cooperative, che adesso chiede lo stesso trattamento anche per chi i salari li eroga regolarmente.

“Ovviamente nulla in contrario -puntualizzano dalla Legacoop- se non per ribadire che la stessa parità di trattamento meriterebbero anche i soci-lavoratori delle cooperative in atto in regola con l'amministrazione”.

Legacoop ha chiesto un incontro con il commissario straordinario del Comune Luigi Croce, per fare chiarezza sulla regolarizzazione delle fatture inerenti il servizio svolto dalle cooperative sociali, attualmente ferme a ottobre 2012.

“Se le informazioni riportate sono vere -aggiungono ancora dalla Lega delle Cooperative- questa decisione appare una violazione di par condicio fra i vari soci-lavoratori delle singole coop. Non si può non evidenziare il ruolo fin qui svolto da oltre un ventennio dalle cooperative, proprio perché è il privato sociale il soggetto riconosciuto ai sensi di legge a gestire i servizi socio-assistenziali, Lo prevedono sia la legge 22 del 1986 che la legge 328 del 2000.

Come organizzazione di rappresentanza, in una fase delicata come questa, dove il lavoro viene sempre più a mancare,  riteniamo molto importante rasserenare gli animi di chi ogni giorno esercita una funzione assai utile, che è quella di assistere categorie deboli, piuttosto che mettere in evidenza un sistema che a tratti non si vuol far funzionare”.

Legacoop ritiene quindi indispensabile un incontro chiarificatore “per contribuire a migliorare i servizi sociali in città, magari concertando una partecipazione attiva ad un tavolo fra i vari soggetti,  tra cui l'Amministrazione Comunale e le Organizzazioni di Rappresentanza del movimento cooperativo”.

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